Industria Italiana Autobus, PD: da Governo no chiarezza, dov’è piano socio privato?
«Sulla situazione di Industria italiana autobus manca chiarezza ma noi vogliamo guardare alla sostanza e senza alimentare polemiche. Se il Governo farà lo stesso, troverà nel Pd una sponda solida. Dobbiamo lavorare nell’interesse dei lavoratori e per un forte sistema industriale del Paese» Lo dicono, in una nota Gianluca Benamati e Andrea De Maria (entrambi […]
«Sulla situazione di Industria italiana autobus manca chiarezza ma noi vogliamo guardare alla sostanza e senza alimentare polemiche. Se il Governo farà lo stesso, troverà nel Pd una sponda solida. Dobbiamo lavorare nell’interesse dei lavoratori e per un forte sistema industriale del Paese» Lo dicono, in una nota Gianluca Benamati e Andrea De Maria (entrambi Pd) replicando al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha risposto a un’interpellanza urgente in aula Camera. Il Governo ha detto De Maria illustrando l’interpellanza – ha fatto tante promesse e si è assunto molti impegni, ora occorre essere conseguenti per garantire il futuro dell’azienda a fronte di un contesto che lascia aperti spazi di iniziativa, perché ci sono ordinativi per 1.100 autobus”.
Industria Italiana Autobus, la Regione Emilia Romagna
De Maria ha anche sottolineato che la Regione Emilia Romagna è intervenuta direttamente per anticipare i pagamenti delle consegne, attivando le società di trasporto pubblico locale. Dal canto suo, Benamati ha sottolineato – nella replica – che “da settembre a dicembre cè stato un preoccupante balletto di responsabilità con l’annuncio dello stesso ministro Di Maio dell’entrata delle Ferrovie nella azienda che poi non cè stato. Tutto questo ha proseguito Benamati – ha creato una serie di problemi e ha permesso di consegnare temporaneamente la maggioranza al socio turco Karsan, assistendo anche a spostamenti di parte della produzione in Turchia”. Benamati ha osservato che “cè poco da essere soddisfatti a parte l’impegno delle regioni Emilia Romagna e Campania, mancano ancora il socio privato, un credibile piano industriale e soprattutto un collegamento e un confronto tra lavoratori e sindacati”. Il Pd ha chiesto pertanto “di riattivare, quanto prima, un tavolo con le parti sociali”