Direzione aziendale di Industria Italiana Autobus a colloquio col Ministero dello sviluppo economico: «Le commesse italiane saranno prodotte negli stabilimenti italiani». All’ordine del giorno dell’incontro di settimana scorsa, infatti, c’era lo stato di avanzamento della reindustrializzazione e rioccupazione degli stabilimenti di Bologna e Valle Ufita. Attorno a un tavolo si sono raccolti la viceministra Bellanova e referenti delle amministrazioni di Emilia-Romagna, Campania e Bologna.
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Rilancio del trasporto pubblico, per Industria Italiana Autobus

La novità emersa dall’incontro è affidata a un comunicato diramato dal sindacato Fiom: si tratta della «decisione di produrre negli stabilimenti italiani le commesse nazionali, obiettivo strategico raggiunto attraverso la mobilitazione dei lavoratori, così come la decisione del governo di investire sul rilancio del trasporto pubblico collettivo, stanziando alcuni miliardi che dovranno servire a garantire le commesse per i prossimi anni. Il Governo si è inoltre impegnato a verificare, nel rispetto dell’autonomia di enti e istituzioni, le linee di indirizzo generale nei bandi, evitando il massimo ribasso e premiando la qualità con la comparazione dei prodotti». Non mancano, tuttavia, le matasse da sbrogliare: la la Fiom ritiene indispensabile «un approfondimento e una verifica del piano presentato dall’azienda nei due stabilimenti con i delegati e le organizzazioni sindacali. In quella sede si dovranno approfondire tutti i problemi ancora aperti e raggiungere le intese utili. In particolare, per lo stabilimento di Bologna, l’utilizzo del contratto di solidarietà fino a novembre, quando tutti i lavoratori torneranno in produzione, mentre per Flumeri è indispensabile un costante confronto per l’allineamento tra processo di rioccupazione e cassa straordinaria».

Il futuro di Industria Italiana Autobus

Lo stabilimento di Flumeri è al centro di un progetto ambizioso. Il 2 maggio la fabbrica di Industria Italiana Autobus ha eccezionalmente riaperto i battenti per una giornata di anteprime, in cui è stato mostrato lo stato di avanzamento del prototipo dell’autobus Flumeri e la prima scocca realizzata dal polo produttivo, relativa al Menarini Vivacity (in questa intervista Del Rosso delinea il futuro di IIA). A questo punto, alla luce degli ultimi sviluppi, per la Fiom è importante «che il governo dia una linea d’indirizzo che garantisca ai cittadini il diritto di avere un trasporto pubblico collettivo sicuro, innovativo, ecologico e ai lavoratori degli stabilimenti di Bologna e Flumeri il diritto al lavoro vista la professionalità, le competenza e la determinazione che in tutti questi anni hanno esercitato per mantenere in Italia la produzione di autobus».

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