Stefano del Rosso si fa da parte, Karsan passa dal 5 al 70 per cento e Finmeccanica sale al 30. È questa la nuova compagine societaria di Industria Italiana Autobus che, come si evince, non porterà i libri in tribunale. Ecco, in sintesi, la cronaca di una giornata cruciale, quella di ieri (11 dicembre 2018 n.d.r.) dove si è consumato un lungo consiglio di amministrazione che ha tenuto con il fiato sospeso oltre cento lavoratori e lavoratrici provenienti dagli stabilimenti ex Bredamenarini di Bologna ed ex Irisbus di Flumeri.

Industria Italiana Autobus, Fs non partecipa

Come anticipato da AUTOBUS, il gruppo Fs (Ferrovie dello Stato) ha fatto un passo indietro e non è entrato nell’azionariato di IIA. Gruppo, quello di Ferrovie, che secondo il vice premier Luigi Di Maio avevano presentato una manifestazione di interesse, ma che poi si è perso tra le nuvole di Alitalia . Ma torniamo alla cronaca. La situazione oggi è la seguente. I soci di IIA sono la società turca Karsan e Finmeccanica, la prima al 70% e la seconda al 30%. Questi due soggetti sono chiamati ripianeranno gli ingenti debiti accumulati dalla società.

 

Industria Italiana Autobus

Industria Italiana Autobus, ora si guarda al futuro

«Assolutamente insoddisfatti i lavoratori», si legge su una nota, «che hanno aspettato per ore che dal Ministero arrivassero buone notizie. Si torna a casa con tanti dubbi e soprattutto con molti interrogativi. Uno su tutti, chi manterrà il timone una volta che i turchi e Finmeccanica avranno ripianato i debiti? Possibile mai che si stia pensando di cedere alla Turchia l’Industria Italiana Autobus? Verrà il tempo delle risposte».

 

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