Civitillo, nuovo proprietario di Industria Italiana Autobus, vuole una partnership industriale con i cinesi
Da qualche settimana è iniziata ufficialmente la nuova era di Industria Italiana Autobus. L’era di Vittorio Civitillo, neo proprietario del costruttore e delle sue due fabbriche di Bologna e Flumeri (Avellino). Civitillo, nella veste di proprietario e amministratore delegato di IIA ha visitato nelle ultime ore lo stabilimento di valle Ufita una delle piĂ¹ grandi […]
Da qualche settimana è iniziata ufficialmente la nuova era di Industria Italiana Autobus. L’era di Vittorio Civitillo, neo proprietario del costruttore e delle sue due fabbriche di Bologna e Flumeri (Avellino). Civitillo, nella veste di proprietario e amministratore delegato di IIA ha visitato nelle ultime ore lo stabilimento di valle Ufita una delle piĂ¹ grandi fabbriche dell’autobus europee, come abbiamo avuto modo di raccontarmi dettagliatamente in occasione della nostra visita in loco, senza perĂ² incontrare i lavoratori. Peccato.
La puntata di Civitillo nel plant in terra irpina è stata raccontata per filo e per segno dal quotidiano locale Il Mattino, che ha raccolto le parole del neo deus ex machina dell’Oem. Queste le sue parole: Â«Ăˆ una sfida difficile ma ci sono tutti i presupposti per fare bene. Ce la metteremo tutta». Civitillo, insomma, predica prudenza, ma non nasconde fiducia e ottimismo. Che, a onor del vero, non guastano mai, soprattutto in caso di Everest da scalare, metafora che ben rende l’idea delle difficoltĂ di rimettere in moto la macchina di Industria Italiana Autobus e, soprattutto, renderla realmente concorrenziale sul mercato italiano ed europeo del bus.
Cinesi interessati a Industria Italiana Autobus
Un’impresa nella quale Civitillo – come vi avevamo sempre raccontato negli ultimi mesi – sembra essere intenzionato a farsi affiancare e aiutare da una realtĂ cinese, il colosso Ccig giĂ operante nel segmento della mobilitĂ (a differenza di Seri Industrial di Civitillo) sia interessato a entrare nella compagine societaria. Una delegazione del gigante del Paese del Dragone aveva giĂ visitato la fabbrica di Flumeri e in occasione della nuova visita di Civitllo hanno effettuato un nuovo sopralluogo.
La novità è che non ci sarebbero solo i cinesi di Ccig a voler entrare nel capitale sociale di IIA. Lo ammette lo stesso Civitillo. Sempre Il Mattino, infatti, riporta le sue parole: «Ci sono varie societĂ cinesi che stanno venendo in visita su invito del Ministero. Faremo le opportune valutazioni per definire con quale di queste realizzare una partnership industriale. Nei prossimi giorni aggiunge sarĂ² a Bologna e successivamente tornerĂ² in Irpinia anche per avere un confronto con i sindacati. Sono pronto ad incontrarli appena ce lo chiederanno». Staremo a vedere come si dipanerĂ – se si dipanerĂ – la matassa di IIA.