«In questo momento è importante creare lavoro per le imprese. Oggi presentiamo 30 nuovi bus Iveco-Indcar acquistati da Atac proprio qui a Roma, nello stabilimento di Romana Diesel, partner storico della nostra azienda di trasporto pubblico». Questa la dichiarazione di Virginia Raggi, sindaca di Roma, in occasione della consegna dei primi 15 minibus di 30 Indcar Mobi avvenuta il 12 febbraio scorso presso la storica sede della Romana Diesel.

Indcar Mobi

«Con questi 30 mezzi Atac mette in essere il primo atto autonomo dopo il concordato», ha dichiarato Giovanni Mottura, amministratore unico di Atac. «Questi minibus sono stati acquistati in autofinanziamento. Sono molto soddisfatto per aver acquisto autobus di alta qualità che cambiano, anzi arricchiscono, l’offerta di Atac». Perché avete acquistato autobus di questa taglia? «La conformazione della città di Roma ci impone di disporre di minibus capaci di servire anche le zone centrali caratterizzate da vie strette e dove i carichi, soprattutto in alcuni orari, sono ridotti. Questi mezzi sono la chiave di volta per aumentare la qualità del nostro servizio e per coprire alcune zone dove i grandi bus non posso arrivare».

Indcar Mobi. Con la consegna di questi 30 mezzi, figlia di una gara europea pubblicata nel dicembre 2019, Iveco e Indcar mettono un timbro indelebile sul sistema della mobilità in Atac. Un rapporto non del tutto nuovo, quello tra i mini targati Indcar e i sanpietrini romani. Negli ultimi due anni, infatti, Roma ne ha già messi in esercizio ben venti, tutti noleggiati dalla Cialone di Frosinone. Un connubio quello tra i mini Indcar e il territorio che ha radici e dimensioni ben più importanti. Se allarghiamo lo sguardo sul quadrante laziale, infatti, i numeri sono impressionanti. Nel solo Lazio sono stati consegnati, ad oggi, circa 200 unità Indcar Mobi in versione urbana.

Indcar Mobi

«Oggi alla presenza della sindaca Virginia Raggi abbiamo consegnato i primi 15 mezzi di un fornitura di 30 minibus Iveco carrozzati dal nostro partner Indcar», ha detto Giorgio Zino, Business Director South Europe presso Iveco Bus. «Tutti i bus presentano un motore Euro VI d e sono equipaggiati con le più moderne tecnologie. Sono minibus che in meno di 8 metri trasportano sino a 41 passeggeri, presentano l’accesso disabili. È la prima volta che Atac acquista un veicolo di questa tipologia».

Romana Diesel. Federico Campilli, amministratore delegato

A coordinare tutta l’operazione è stata Romana Diesel, il dealer Iveco del centro Italia (nonché il più grande dell’intero gruppo). «Per noi è una consegna importante», ha detto Federico Campilli, amministratore delegato della Romana Diesel, Â«perché rafforziamo la partnership con la città di Roma con cui stiamo costruendo percorsi virtuosi di mobilità sostenibile. Gli Iveco Bus Indcar che abbiamo consegnato sono i mini più venduti in Europa e presentano livelli di affidabilità molto elevati». Campilli apre lo sguardo verso l’innovazione. «Per noi la transizione energetica è un’opportunità. Certamente implica mettere in campo competenze di alto livello. Romana Diesel è, e sarà, il partner ideale per tutte quelle aziende che vogliono vivere questo passaggio in totale sicurezza».

Indcar Mobi

Indcar Mobi al microscopio

Gli Indcar Mobi per Atac sono realizzati su meccanica Iveco. Più precisamente sull’Iveco Daily 70C18 con motore Ftp a quattro cilindri da 3 litri certificato Euro VI D. Il mezzo presenta una lunghezza di 8 metri per un passo di soli 4,3 metri, soluzione tecnica che consente al ‘piccolo’ di casa Indcar di districarsi bene nel traffico cittadino e nelle strette vie che caratterizzano i nostri centri storici. Lo scheletro, cioè la struttura, è omologata per la 2007/46 ed è completamente metallica e sottoposta a trattamento anticorrosione. I rivestimenti esterni, invece, sono in vetroresina con inserti metallici. L’accesso all’interno è garantito da una porta anteriore rototraslante a singola anta e da quella posteriore elettrica sempre mono anta ma maggiorata per incarrozzamento disabile, che dispone di ribaltina manuale e sistema di bloccaggio per la carrozzina.

Indcar Mobi

Gli interni dell’Indcar Mobi realizzati per Atac

All’interno si apprezza la luminosità offerta dai grandi vetri laterali fissi singoli di colore grigio completi di 4 porzioni scorrevoli. Al crepuscolo, invece, entra in scena l’illuminazione interna con plafoniere al padiglione. Sempre per l’interno Indcar ha optato per rivestimenti rispondenti alla normativa R118, PVC con tappeto isolante e rivestimento antiscivolo (modello Tarabus) mentre il rivestimento del padiglione e delle fiancate è in ABS. Belli i sedili: se ne contano 14 (23 sono le postazioni in piedi) più la postazione del disabile. Le sedute portano la firma di Lazzerini che qui ha giocato la carta Mete fissati su guide a pavimento.

Caldo e fresco? Non c’è problema

Un occhio alla regolazione della temperatura interna. Il riscaldamento per l’autista è quello Iveco originale, mentre il riscaldamento del vano passeggeri è realizzato con i classici convettori laterali. L’aria condizionata è bizona: per il posto guida interviene l’originale Iveco mentre per il vano passeggeri sale in cattedra un sistema a controllo automatico canalizzato (Diavia Madrid). L’autista siede su un sedile Isri, regolabile, con cintura di sicurezza a 3 punti. La plancia strumenti è originale Iveco con integrazione di comandi, il cruscotto Iveco presenta l’integrazione in ABS. La postazione autista è delimitata da paretina antintrusione e anti Covid.

Indcar Mobi

Fabio Pannoli, responsabile mercato Italia per Indcar

«Questa fornitura porta a compimento un lavoro partito un paio di anni fa, quando ATAC ha sperimentato, attraverso il noleggio, questo tipo di mezzi su alcune linee», dichiara Fabio Pannoli, responsabile mercato Italia per Indcar. «Il nostro modello MOBI, allestito nelle gamme 7 e 8, in classe I e II, rappresenta un veicolo che ben si configura per lo svolgimento di servizi in aree storiche su tutto il territorio italiano e il livello di allestimento raggiunto, anche in termini di ITS, ci ha permesso di realizzare parecchi mezzi per numerose aziende in tutta Italia». Ad oggi il veicolo è stato allestito «in più di 1.000 unità in tutta Europa», continua Pannoli, «e proprio il veicolo 1.000  è stato consegnato a Romana Diesel per Cialone. Tuttavia i traguardi raggiunti non rappresentano per noi un punto di arrivo, bensì di partenza; per questo stiamo continuando a investire su questo veicolo per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e soprattutto del mercato. Ed è per questo che l’azienda ha accettato la sfida della transizione energetica, un tema che ci vede e ci vedrà in prima linea».

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