In Europa mancano 105mila autisti e nel 2023 la carenza è aumentata dal 54%. I dati IRU
La carenza di autisti di autobus e coach in Europa è cresciuta del 54%, secondo l’IRU, l’Unione Internazionale Trasporti Stradali. Mancano 105.000 posti di guida, il 10% della popolazione totale di autisti professionisti. Oltre l’80% delle aziende che operano nel settore degli autobus incontra gravi difficoltà a coprire le posizioni. Inoltre, si prevede che la […]
La carenza di autisti di autobus e coach in Europa è cresciuta del 54%, secondo l’IRU, l’Unione Internazionale Trasporti Stradali.
Mancano 105.000 posti di guida, il 10% della popolazione totale di autisti professionisti. Oltre l’80% delle aziende che operano nel settore degli autobus incontra gravi difficoltà a coprire le posizioni. Inoltre, si prevede che la carenza di autisti sarà più che raddoppiata in cinque anni, raggiungendo le 275.000 unità. I dati citati provengono dal briefing IRU “Driver Shortage Report 2023 Passenger – Europe”, appena pubblicato.
Oltre 1,2 milioni di autisti di autobus e pullman andranno in pensione nei prossimi cinque-dieci anni, mentre il tasso di nuovi assunti è significativamente inferiore.
AAA autisti di bus&coach cercansi: il Rapporto IRU
Le 105.000 posizioni aperte in Europa rappresentano un aumento del 54% dal 2022, con un impatto sui servizi per milioni di utenti. La crescita del settore degli autobus post-COVID ha aumentato la domanda di autisti e oltre l’80% degli operatori si trova ad affrontare gravi, o gravissime, difficoltà nel coprire i posti di lavoro.
Il problema è particolarmente sentito per gli autobus regionali, per quelli di linea a lunga percorrenza e per quelli turistici.
Il Segretario Generale dell’IRU, Umberto de Pretto, ha dichiarato: “Le aziende di trasporto in tutta Europa stanno lottando per trovare autisti. I servizi vengono già interrotti a causa della mancanza di autisti. La carenza di autisti di autobus e pullman è aumentata del 54% rispetto all’anno scorso, ma ciò che è ancora più preoccupante è il basso tasso di giovani che entrano nella professione rispetto all’alto tasso di pensionamento degli autisti più anziani”.
L’accesso dei conducenti dei Paesi terzi dovrebbe essere facilitato
Solo il 16% dei conducenti di autobus e coach sono donne, una percentuale inferiore alla media del settore dei trasporti (22%) e della popolazione attiva (46%). La professione è inoltre caratterizzata dall’invecchiamento della popolazione. Meno del 3% dei conducenti di autobus in Europa ha meno di 25 anni, mentre più del 40% ha più di 55 anni.
Anche i Paesi con un’eccedenza di autisti professionisti potrebbero contribuire a coprire il divario. Attualmente, solo il 5% dei conducenti di autobus e coach nell’UE sono cittadini extracomunitari. Secondo l’organizzazione, l’accesso alla professione di autista qualificato di Paesi terzi in Europa dovrebbe essere facilitato.
“La professione di autista di autobus e coach offre l’opportunità di ridurre la disoccupazione giovanile e di aumentare il numero di lavoratori essenziali. I governi e l’industria devono lavorare insieme per disinnescare questa bomba a orologeria demografica”, ha dichiarato Umberto de Pretto.