IN CITTÀ IL FUTURO È ELETTRICO
L’autobus elettrico con la ricarica induttiva potrebbe essere la prossima frontiera del trasporto cittadino? Sono queste le intenzioni dei ricercatori della Utah State University, che hanno trovato il modo per riadattare all’autotrasporto il sistema di ricarica che usiamo tutti i giorni per esempio con gli spazzolini da denti elettrici. Il principio è lo stesso, la novità è […]
L’autobus elettrico con la ricarica induttiva potrebbe essere la prossima frontiera del trasporto cittadino? Sono queste le intenzioni dei ricercatori della Utah State University, che hanno trovato il modo per riadattare all’autotrasporto il sistema di ricarica che usiamo tutti i giorni per esempio con gli spazzolini da denti elettrici. Il principio è lo stesso, la novità è l’ottimizzazione per un veicolo. Le batterie installate nell’autobus si ricaricano automaticamente ad ogni fermata grazie all’installazione di piastre di caricamento sotto al marciapiede. Fra i benefici della soluzione messa a punto alla USU ci sono una buona affidabilità grazie all’assenza di parti in movimento, l’eliminazione di colonnine di ricarica, e l’assenza di rischio di folgorazione. Inoltre il risultato è esteticamente gradevole. Un altro punto a favore di questo metodo di ricarica è che consente di usare batterie di piccole dimensioni che si caricano più velocemente, occupano poco spazio all’interno del mezzo di trasporto, riducono i tempi di inattività e contengono i costi. La potenza di ricarica è di 25 kilowatt. I ricercatori hanno già messo a punto un prototipo, che è stato battezzato Bus Aggie e che è in test per le strade di Logan, la città in cui si trova l’università. I progettisti sperano di riuscire a creare una versione commerciale di Aggie il più presto possibile. Il primo progetto concreto è quello pianificato con WAVE, che entro metà 2013 dovrebbe realizzare il primo progetto commerciale in partnership con la Transit Authority dello Utah. Si tratta di un bus per il trasporto pubblico con una potenza di ricarica wireless di 50 kilowatt. Il vice presidente dell’USU Robert T. Behunin ha commentato il progetto spiegando che “Bus Aggie è un traguardo storico e un grande balzo in avanti nella scienza e nell’ingegneria dei veicoli elettrici”. Per completezza è da sottolineare che la ricarica wireless nei veicoli non è un inedito. Qualcomm, infatti, sta studiando Halo, un sistema alternativo per la ricarica delle batterie delle autovetture che non richiede di tenerle sotto carica per tutta la notte. Il sistema però prevede che strade e autostrade integrino i pannelli per la ricarica wireless: la sensazione è che l’attuazione del progetto sia ancora lontana.