Abbiamo testato su strada il nuovo Scania Touring, il coach high decker del Grifone lanciato la prima volta nel 2009: se l’estetica non ha avuto grandi cambiamenti, le migliorie sono arrivate a livello tecnologico…

di Alessandro Razze

Presentato per la prima volta nel 2009, lo Scania Touring si è presentato come un valido punto di incontro tra le esigenze di un mezzo economico nell’acquisto ma soprattutto nella gestione, e quelle di un mezzo di ottima qualità tecnica, ben rifinito e confortevole. Mettendo a sistema una meccanica di elevatissimo livello tecnologico prodotta da Scania con la carrozzeria prodotta dai cinesi di Higer, il Touring si è ritagliato una quota di mercato tutt’altro che trascurabile in Italia e in Europa. È stata recentemente presentata la nuova serie del Classe III, che ha beneficiato di diversi interventi in ambito tecnico e di allestimento, raggiungendo un livello di dotazione di fascia alta. Molto più ridotte le variazioni estetiche, limitate per lo più a piccoli interventi di funzionalità, del resto la linea elegante e sobria è ancora pienamente attuale. Disponibile nelle versioni da 11, 12,1 e 12,9 metri, per una capacità da 42 a 59 passeggeri, il turistico Scania è determinato a consolidare e incrementare il suo successo grazie alla dotazione di sicurezza, alla catena cinematica innovativa e ai ridotti costi di esercizio.

Al volante

Su strada, il Touring evidenzia le sue doti di elasticità, risultando decisamente flessibile e rapido nella risposta ai comandi. Grazie ai 12 rapporti, il cambio permette di ottimizzare l’erogazione di coppia e potenza, trovando il compromesso ideale per ogni situazione. Questo però non va a discapito del comfort di marcia: i passaggi di rapporto sono, infatti, molto morbidi e graduali, al punto di risultare quasi impercettibili al passeggero. Come nella migliore tradizione Scania, il rallentatore ha un’azione molto decisa fino dai primi scatti, l’autista non abituato rischia di esagerare le prime volte, impostando rallentamenti troppo bruschi, un minimo di allenamento è comunque sufficiente per (ri-)prendere la mano facendone un uso corretto. Diretto e preciso lo sterzo, il servosterzo è adeguato ma non rende il comando eccessivamente morbido, conferendo la necessaria sensazione di controllo del mezzo. Complessivamente, l’impressione più importante che si ricava è quella di sicurezza: rassicurante fin dall’aspetto, le dotazioni del Touring e la sua condotta su strada fanno sentire l’autista e i passeggeri protetti in qualsiasi circostanza.

MECCANICA: Next generation, benvenuta

Il corpo vettura non presenta variazioni sostanziali rispetto alla versione precedente, l’aspetto rimane quello solido ed elegante che contraddistingue gli Scania Touring sin dal debutto, criticato da alcuni perché troppo camionistico, ma apprezzato da molti per la rassicurante sobrietà delle linee. Le modifiche, la principale delle quali è l’abbassamento dello sportello del vano motore per migliorarne l’accessibilità, sono visibili per lo più da un occhio attento.

Se l’estetica non ha avuto grandi cambiamenti, le migliorie sono arrivate a livello tecnologico. L’impianto elettrico è stato riprogettato con una nuova architettura della componentistica. La scatola dei fusibili ora si trova sotto il sedile del conducente insieme alle due batterie da 225 Ah, montate su supporti estraibili a slitta. Oltre a prevedere la possibilità inverter opzionale per le prese a 220 V, l’impianto è ora ottimizzato per supportare un’ampia gamma di Adas tra cui l’assistente di corsia Ldw, il cruise control adattivo, il sistema Aeb per la frenatura automatica di emergenza e l’avviso per il rischio di collisioni con utenti vulnerabili, ma è pronto a ricevere anche il sistema di allarme per l’angolo cieco che dovrebbe essere disponibile nei prossimi mesi.

Motore sotto la lente

Equipaggiato con motore Scania Dc3 115 da 13 litri, il nuovo Scania Touring rientra nella classe di emissioni Euro 6 E. Il propulsore è in grado di erogare una potenza di 410 Cv a 1.800 giri/minuto e una coppia di 2.150 Nm nella fascia tra 900 e 1.340 giri/minuto. Il Touring adesso può essere dotato esclusivamente di cambio Scania a 12 velocità robotizzato con sistema Opticruise che, grazie all’ampia gamma di rapporti, permette di determinare uno stile di guida che, nell’impostazione più economica, consente di viaggiare in pianura a 100 km/h mantenendo un regime di circa 1.100 giri/minuto con evidenti benefici in termini di impiego di carburante e riduzione delle emissioni: la riduzione di consumi quantificata dalla casa è nell’ordine del 6 per cento.

Anche il serbatoio del carburante ha beneficiato di interventi migliorativi, raggiungendo una capacità di 465 litri. Due, invece, le opzioni per il serbatoio dell’Adblue, disponibile alternativamente con capacità di 45 o 80 litri. Il potente sistema di climatizzazione si compone di un’unità da 38 kW a controllo automatico montata sul tetto, con convettori a parete e controlli separati per la zona dell’autista. Non manca, naturalmente, il preriscaldatore per le situazioni di freddo intenso.

INTERNI: uno stile… rivisitato

Gli interni del Touring hanno ricevuto una rivisitazione migliorativa ben visibile. Criticato nella versione precedente per un eccessivo uso della plastica, adesso l’aspetto è decisamente più rifinito. I mancorrenti ora sono in acciaio con finitura metallica, il pavimento e gli scalini sono realizzati in finto legno, con un effetto elegante e luminoso; luminosità che viene accentuata da una scelta cromatica orientata su colori chiari nella parte superiore. 

Le cappelliere sono realizzate evitando angoli vivi anche nelle parti interne, a tutto vantaggio dell’igiene e della pulizia. I sedili Kiel sono equipaggiati di serie con prese Usb, una per ciascuna seduta, in opzione è possibile dotare il mezzo di prese elettriche a 220 V grazie alla predisposizione di un inverter aggiuntivo che, se presente, può alimentare anche la macchina per il caffè. Il nuovo disegno dei sedili permette anche di aumentare lo spazio a disposizione per le gambe dei passeggeri e, combinato alle modifiche che riguardano anche i poggiapiedi, rende l’esperienza di viaggio ancora più confortevole dal punto di vista del passeggero. Piacevole anche la visuale panoramica ottenuta con una progressiva elevazione del piano di calpestio verso la parte posteriore dove l’altezza da terra risulta di circa 12 cm maggiore che nella parte anteriore.

Il frigorifero anteriore vede il suo volume quasi raddoppiato rispetto alle versioni precedenti e raggiunge i 40 litri. Di fronte al sedile della hostess è ricavato anche un utile vano portaoggetti. Sul soffitto nella parte anteriore sono ricavati due ulteriori vani portadocumenti, uno su ogni lato; sotto il gradino di accesso al corridoio è situato un vano portaoggetti. Il Touring è anche dotato di cassaforte a due vani.

Cockpit ai raggi x

Il posto guida mantiene la ormai collaudata impostazione Scania, con un cruscotto ampio e pulito che si sviluppa attorno al quadro strumenti semplice e leggibile. Al centro, i due quadranti del contagiri e tachimetro racchiudono il display centrale. Le spie principali sono disposte ai lati degli strumenti o al di sotto di essi, i pulsanti dei comandi sono posizionati, secondo la gerarchia funzionale, sul cruscotto o sul ripiano laterale sinistro. A destra, il mobiletto incorpora il cronotachigrafo e i comandi della radio. Sul piantone, le caratteristiche leve che raccolgono molteplici funzioni, tra cui anche il selettore del cambio e il retarder graduabile in cinque possibili posizioni. Il volante è un multifunzione a quattro razze, gradevole al tatto e facilmente impugnabile. Il sedile è un confortevole Isri con cinture di sicurezza a tre punti e molteplici possibilità di regolazione.  Si nota subito l’assenza del manettino del freno di stazionamento, ora sostituito da un comando elettropneumatico in posizione molto vicina a quella precedentemente occupata del manettino. 

Il posto guida, già apprezzato per la comodità e l’accessibilità, anche per conducenti alti, è stato ulteriormente migliorato in termini di ergonomia; facilmente leggibili gli strumenti, la disposizione dei comandi richiede un minimo di abitudine per entrare nella logica Scania. Rimane l’ormai annosa perplessità, già vista parlando di Scania, in relazione alle tante funzioni comandabili dal volante: sicuramente comodo, una volta preso confidenza è possibile non staccare quasi mai le mani, ma il primo approccio può ingenerare confusione in chi non ha mai guidato un mezzo simile e non è immediato abituarsi e riconoscere la funzione desiderata senza dover guardare il volante staccando gli occhi dalla strada. Buona la visibilità, sia diretta che indiretta.

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