Alla vigilia del Mobility Innovation Tour di Cagliari (17 settembre) abbiamo intervistato Roberto Porrà, avvocato civilista e Presidente di CTM da due anni, che anche quest’anno ha approvato un bilancio in utile con i complimenti degli enti proprietari.

Ctm Cagliari

Roberto Porrà, CTM Spa è stata pioniera mettendo in servizio, già da alcuni anni, mezzi di trasporto tecnologicamente avanzati e dal basso, se non nullo impatto ambientale. Quali sono le sfide per il prossimo futuro?

«Innanzitutto confermare la nostra leadership nel campo della mobilità elettrica, che considero il terreno su cui si giocherà nel prossimo futuro l’evoluzione del trasporto collettivo sostenibile. In questa prospettiva sono intenzionato a esplorare le forme attraverso le quali sia il Comune di Cagliari che la Città Metropolitana di Cagliari possano realizzare, in collaborazione con CTM, nuovi progetti di trasporto pubblico metropolitano a emissioni zero, basati sulle più recenti tecnologie della trazione elettrica.  Auspico anche di aprire un dialogo con la Regione Sardegna e con i diversi portatori di interesse per favorire la definizione di una nuova governance del settore del TPL, che dia certezze agli operatori e offra prospettive di miglioramento del servizio a vantaggio delle comunità dell’area metropolitana.Il futuro del pianeta si forma attraverso le scelte che facciamo nel presente, e arrivare rapidamente a sistemi di trasporti a zero emissioni è una delle chiavi per creare sviluppo sostenibile e maggiore qualità della vita delle persone»

CTM ha rappresentato l’Italia nell’ambito del progetto ZeEus coordinato da UITP e volto a sperimentare autobus a impatto zero in viari contesti metropolitani europei. Qual è l’eredita di questa partecipazione?

«È motivo di orgoglio che Cagliari sia stata scelta per rappresentare l’Italia nel progetto ZeEUS, insieme a realtà europee del calibro di Barcellona, Bonn, Londra, Munster, Parigi, Plzen, Varsavia, Randstat e Stoccolma. Con il progetto ZeEus abbiamo testato le performance dei filobus full electric con quelle dei filobus con motogeneratore e degli autobus a gasolio. CTM ha investito molto sul progetto, realizzando una linea filoviaria ad hoc che si chiama 5-ZeEUS, che durante il servizio estivo abbiamo esteso fino alla spiaggia del Poetto, dotando il capolinea di una stazione di ricarica che in soli 8 minuti riporta le batterie a un livello ottimale per la ripartenza dei veicoli in marcia autonoma. I risultati del test ci hanno dimostrato che i veicoli elettrici evidenziano consumi inferiori rispetto agli altri mezzi, e sono risultati meno impattanti sotto il profilo manutentivo. Oltre agli aspetti tecnici, è stato molto interessante rilevare – con le nostre indagini a bordo – il gradimento dei passeggeri per i nuovi mezzi elettrici: oltre il 70% degli intervistati si è dichiarato disponibile a pagare tariffe maggiori pur di avere un servizio totalmente ecosostenibile. Sono soddisfazioni: è una risposta che ci ha fatto proseguire sulle nostre scelte con grande convinzione».

L’autobus elettrico rappresenta oggi il simbolo di un mondo che cambia. Anche CTM ha deciso di investire in questa direzione?

«Si, ovviamente, e per garantire standard elevati di comfort dei passeggeri, riduzione dei consumi energetici e delle spese di manutenzione, abbiamo in fase di svolgimento le gare per la sostituzione di 58 autobus con mezzi di ultima generazione, 15 dei quali ibridi o elettrici che verranno impiegati principalmente nel centro storico cittadino. Acquisteremo 47 dei 58 autobus con il concorso di risorse pubbliche, provenienti in prevalenza dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, mentre i restanti 11 mezzi verranno acquistati in totale autofinanziamento. Un investimento complessivo di 16,5 milioni di euro, la metà dei quali in autofinanziamento CTM».

Il tema delle infrastrutture oggi è fondamentale. Come intendete approcciarlo? La presenza di una rete filoviaria è da considerarsi un vantaggio sul tema delle ricariche in linea?

«La rete filoviaria è certamente un vantaggio: abbiamo la rete più estesa d’Italia insieme alla città di Milano, e un grande patrimonio di know-how ed esperienza che potremo utilmente impiegare nei sistemi di ricarica per gli autobus elettrici che presto entreranno nella nostra flotta».

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