“Il recente blocco dei servizi pubblici a Napoli è solo l’ultimo episodio di una politica scellerata di tagli lineari al trasporto pubblico locale” – dichiara Nicola Biscotti, Presidente dell’ANAV, Associazione che rappresenta a livello nazionale circa 700 imprese private del trasporto pubblico di persone. Il caso Napoli, purtroppo, non è isolato – prosegue Biscotti – perché nella stessa Campania il taglio indiscriminato del 30% alle risorse del trasporto extraurbano sta costringendo una grande ed organizzata impresa privata come la SITA ad abbandonare i servizi gestiti in quella Regione ed in molte Regioni si procede in modo analogo.
Nel trasporto pubblico locale ad una politica nazionale finalizzata a tagli di risorse ma anche ad un possibile efficentamento,  fa eco un irresponsabile atteggiamento di molte Regioni che addirittura dirottano su altri settori le poche risorse destinate al tpl.
Naturalmente tutti si guardano bene dall’individuare sprechi e trasporti inutili ( che pure esistono e condizionano la spesa nazionale e regionale) con il risultano che la crisi colpisce prevalentemente le imprese pubbliche e private sane e produttive, che subiscono tagli lineari di risorse anche quando queste sono contenute in contratti pluriennali di servizio. Tranne pochi casi sporadici continuano in Italia a circolare treni vuoti o semivuoti e continuano ad operare poche grandi imprese che percepiscono corrispettivi doppi e tripli rispetto alla quasi totalità delle imprese pubbliche e private.
La situazione però sta per peggiorare ulteriormente – conclude Biscotti –  perché le risorse del 2013 rischiano di non essere nemmeno distribuite alle Regioni a causa dell’opposizione di queste ultime al Governo sull’emanazione del DPCM applicativo della legge di stabilità: ciò comporterà a breve il blocco di tutto il trasporto pubblico locale nel Paese.

Articoli correlati