bild_s8

Più leggero, più economico, più flessibile, più spazioso. In due parole: più performante. Così può essere definito il nuovo filobus “Swisstrolley plus”, presentato a Zurigo l’altro ieri (17 gennaio), destinato ad essere provato proprio sulla rete zurighese nei prossimi mesi.

Il nuovo veicolo, ad alta tecnologia, è frutto di un progetto congiunto sviluppato dalla carrozzeria Hess di Bellach (CH), in collaborazione con VBZ, L’azienda dei trasporti di Zurigo, la scuola tecnica ETH di Zurigo e il dipartimento di Scienze Applicate dell’Università di Berna (BUAS), col sostegno dell’Ufficio Federale Svizzero per l’Energia.

Filobus: evoluzione in corso…

Il progetto ha come obiettivo una ulteriore evoluzione del veicolo filoviario rispetto agli attuali, che consenta sia un risparmio di energia elettrica consumata, sia una maggiore percorrenza del veicolo anche in assenza di bifilare, consentendo ad esempio prolungamenti di linee in cui sia tecnicamente difficile installare la rete aerea. Il nuovo filobus è stato costruito utilizzando materiali di nuovo tipo, che hanno consentito un alleggerimento di circa una tonnellata di peso.

Lo Swisstrolley Plus ha bisogno di meno energia

È stato calcolato che l’impiego dei nuovi veicoli su linea filoviaria 46 (che collega la stazione centrale con il quartiere di Rutihof , e prevede l’impiego di 7 filobus) consentirebbe un risparmio di energia elettrica del 15 per cento.  Un risparmio dell’energia  consentirebbe un risparmio sui costi di manutenzione e ulteriori ampliamenti delle sottostazioni, e per una rete come quella di Zurigo, dove l’80 per cento degli spostamenti avviene tramite veicoli a trazione elettrica, si può capire quanto questo passaggio possa essere importante.

Tante le novità del nuovo modello

Contestualmente, l’Università di Berna ha sviluppato un nuovo tipo di batteria che consente al veicolo di percorrere fino a 30 km senza il bifilare, mentre oggi è possibile percorrere solo brevi tratti. Questa soluzione permetterebbe di risparmiare tra l’altro l’installazione di punti di ricarica lungo il tratto di linea sprovvisti di linea aerea. Le batterie vengono ricaricate dal veicolo in fase di frenatura. Un nuovo sistema elettronico controlla la gestione e l’ottimizzazione dell’energia e in particolare modo i consumi effettivi e il corretto funzionamento e ricarica delle batterie. Maggiore attenzione è stata posta anche al riscaldamento del veicolo, ora di nuovo tipo, a calore radiante, e all’abitabilità interna.

Che parta la sperimentazione!

Si prevede che il filobus inizi nel mese di febbraio la sperimentazione senza passeggeri sulla linea 33, e da marzo inizi la seconda fase di test con i passeggeri. In Svizzera altre realtà si sono già dimostrate interessate al progetto: Berna e Biel hanno già ordinato veicoli di questo tipo, e anche l’area di Vevey e Montreux (dove la filovia litoranea collega Vevey con Montreux e Villeneuve) e la rete di Winterthur hanno mostrato interesse per il progetto.

Aggiornamento quindi a marzo 2017 con i primi risultati delle sperimentazioni!

In primo piano

Articoli correlati

FILOBUS / Volvo – Mauri, accoppiata vincente

Il panorama filoviario italiano nei primi anni Settanta non era certamente esaltante. Molte reti erano state chiuse, mentre quelle ancora in esercizio disponevano di vetture, salvo rari casi, giunte a fine corsa. Tra l’altro, dal 1966 in Italia non si producevano più filotelai e non era prevista la ...