«Basta con i bus a gasolio, chi continuerà a comprarli se ne dovrà prendere la responsabilità». Parole che faranno discutere, quelle dette dal ministro dell’ambiente Sergio Costa alla “Clean air dialogue” tenutasi a Torino. La due giorni ha messo a confronto Italia e Commissione Ue sulle strategie ambientali. E il ministro ha colto l’occasione, durante l’assemblea Anci tenutasi a margino dell’appuntamento, per scagliarsi contro chi acquista autobus diesel.

Sergio Costa

Autobus elettrici, un contesto leggermente più complesso…

Parole che, tuttavia, non tengono conto di come la diffusione di autobus elettrici sia a uno stadio di “early adoption” in tutta Europa, compresi i paesi più avanzati. Nel 2018 gli elettrici sono stati appena il 5 per cento del mercato degli autobus urbani in Europa occidentale. Se è vero che la transizione è partita e appare ineludibile, non è ancora giunto il momento per una diffusione di massa degli elettrici. Ciò non ha impedito al ministro di scagliarsi contro chi continua a comprare autobus diesel.

Gli incentivi alla mobilità pulita

Il ministro, un generale di brigata impegnato nel contrasto alle ecomafie, ha proseguito: «Il governo fa la sua parte nel promuovere buone pratiche ecologiche, ad esempio con gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche, a metano o idrogeno». Costa  ha ricordato lo stanziamento di 3,7 miliardi per il rinnovo del parco autobus e ribadito che le Regioni, in caso di acquisto di autobus diesel, si devono assumere la responsabilità politica della scelta.

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