Il mercato italiano soffre, Scania resiste e rilancia
L’annuale conferenza stampa di Scania è stata l’occasione per lanciare il grido di allarme di un mercato, quello dell’autobus in Italia, che viaggia con il freno a mano tirato. Roberto Caldini, responsabile bus&coach di ItalScania, ha dichiarato che nel 2016 «il settore degli urbani è calato del 60 per cento mentre quello dei Classe II […]
L’annuale conferenza stampa di Scania è stata l’occasione per lanciare il grido di allarme di un mercato, quello dell’autobus in Italia, che viaggia con il freno a mano tirato. Roberto Caldini, responsabile bus&coach di ItalScania, ha dichiarato che nel 2016 «il settore degli urbani è calato del 60 per cento mentre quello dei Classe II ha lasciato sul terreno 30 punti percentuali». Va meglio per i classe III che «crescono grazie a Flixbus e grazie al super ammortamento». Un mercato, quello italiano, che chiuderà attorno alle 1.420 unità. Uno scenario negativo dove Scania comunque «accresce la propria quota che si attesta ora al 9,5 per cento». Ma quali sono i problemi che non consentono un deciso cambio di passo? Secondo Caldini «i problemi sono legati alla mancanza di regole, ai continui ricorsi che bloccano le gare di servizio e a una mancanza di visione a lungo termine». Non è così per il gruppo Scania che invece rilancia in termini di offerta e servizi. Il 2017, infatti, sarà l’anno del lancio della serie Touring che sarà disponibile nelle versioni a due e a tre assi. E la collaborazione con Irizar? «Continuerà anche in futuro».