Un Iveco Magelys per il gruppo Sina. Il turistico Iveco si fa largo in Sardegna, una regione in cui operano una trentina di aziende private e nel pubblico spiccano Arst e Ctm. Un mercato, quello sardo, che negli anni si è spostato verso modelli da 13 metri due assi.

iveco mageyls acentro

Iveco, in Sardegna c’è Acentro

Il concessionario Iveco per la Sardegna è la Acentro. Nata 9 anni fa dispone di due sedi, una a Cagliari e l’altra a Sassari a cui si aggiungono quelle di Olbia e Nuoro e le 12 officine specializzate sparse per tutto il territorio. Un gruppo che distribuisce truck e bus del gruppo Iveco e macchine del movimento terra a marchio Case (sempre Chn Industrial) per un giro d’affari intorno ai 25 milioni di euro e un volume di vendute di circa 300 veicoli.

Tanti Crossway in consegna

A capo di questa struttura c’è Marcello Zanella, il direttore commerciale, torinese gentile che da 36 anni lavora nel gruppo Iveco. A rispondere direttamente a lui, 39 dipendenti più 12 agenti. «L’obiettivo è crescere», dichiara Marcello Zanella, «abbiamo il prodotto, la rete e le persone giuste». Il settore del bus è una nicchia «ma stiamo crescendo bene. Attualmente stiamo gestendo la consegna di 61 Crossway per la Arst. Nello specifico si tratta di Classe II da 10 e 12 metri in diversi allestimenti». Ma non finisce qui. «Sempre ad Arst stiamo consegnando 9 modelli, sempre Crossway, derivanti dalla gara Consip». Ma non c’è solo il mercato dei Classe II nei progetti di Zanella. «Come Acentro partecipiamo, con grande successo, anche a gare pubbliche e nel settore degli scuolabus stiamo facendo molto bene». E il turismo? «Il Magelys è una gamma che ha le carte in regola per diventare leader. La recente consegna all’azienda Sina, della famiglia Stevelli, uno dei maggiori operatori sardi, è davvero un bel segnale».

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400 cavalli per il Mageys di Sina

Il gruppo Sina, tra i leader del settore, ha optato per la versione da 12,8 metri, un due assi capace di trasportare 59 passeggeri. A muovere il coach di casa Iveco Bus pensa il sei cilindri Cursor 9 capace di erogare 400 cavalli per una coppia di 1.700 Newtonmetro disponibili già a 1.250 giri. A trasferire il moto alle ruote la trasmissione automatizzata Zf a 12 marce, il top per questo tipo di applicazione.

«Voglio ringraziare Marcello Zanella per la sua serietà e per la disponibilità di tutto il suo staff», dichiara Gianfranco Stevelli, fondatore e presidente del gruppo Sina. «Questo è il primo Iveco Magelys (nuovo n.d.r.) che sbarca in Sardegna e sono molto contento di tenerlo a battesimo. La mia azienda è nata nel 1967, a quell’epoca avevamo solo un bus, oggi ne abbiamo circa una cinquantina e con noi lavorano 80 collaboratori. Oltre ai servizi di noleggio copriamo anche alcune linee regionali per Arst e operiamo in Lombardia e in Veneto nel settore scuolabus».

Transizione energetica, Sardegna ed Lng

Oltre al settore del noleggio Iveco è attualmente concentrata su un altro tema: la transizione energetica. «Qui in Sardegna, per ora, non abbiamo distributori di metano e di Lng (gas naturale liquido). Per Iveco, leader europeo della trazione a gas, sia nel settore bus sia nel settore truck, è un grande freno per la crescita». Ma qualcosa sta cambiando. «L’anno scorso a metà settembre è stata inaugurata la prima stazione di rifornimento vicino Cagliari», ci dice Zanella , «già predisposta per erogare Cng e Lng e che dovrebbe diventare attiva dal gennaio 2020».

Ma c’è di più. «A Oristano è partito un progetto di Higas che sta realizzando un deposito che sarà pronto nell’estate 2020 e avrà una capacità di 120mila metri cubi. Questo polo servirà sia il mercato navale ma nel contempo darà un contributo importante anche al segmento truck&bus». Perché l’unica «via per la transizione energetica per un’isola come la Sardegna sono il metano e il gas liquido. E i nostri autobus interurbani a gas rappresentano l’evoluzione di un trasporto moderno e green». I fondi erogati dal Ministero dei Trasporti per il rinnovo del parco finalizzati a mezzi a basso impatto ambientale nonché i 150 milioni erogati dalla Regione per il parco rotabile saranno una linfa per svecchiare un parco che supera i 15 anni di età media. «E Iveco», conclude Zanella, «sarà protagonista».

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