Il Consiglio di stato ha bocciato il regolamento lombardo 22 dicembre 2016, che voleva introdurre un tetto d’età agli autobus da noleggio. Regione Lombardia ha recepito, rimuovendo il tetto a 17 anni per gli autobus in flotta. Rimane il “paletto” dei 20 anni per gli scuolabus. Un aspetto che ha spinto il Fai Trasporto Persone a rivolgersi a Regione Lombardia, chiedendo di rimuovere anche quest’ultimo limite.

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Annullati i limiti d’età ai bus da noleggio, il Consiglio di Stato boccia il Regolamento lombardo

La sentenza del Consiglio di stato era arrivata a poca distanza dall’accoglimento, da parte sempre del Consiglio di Stato, del ricorso di Rampinini e dalla pronuncia di illegittimità della Corte costituzionale su un analogo regolamento in Piemonte.

FAI limite scuolabus

Fai a Regione Lombardia sul tetto d’età agli scuolabus

Riportiamo di seguito la lettera inviata dal Fai a Regione Lombardia, firmata dal segretario del Fai Adriano Bosio:

Vista la decisione del CdS, V sez., n. 823/2019, che ha sancito l’illegittimità dell’art. 3, c. 1, lett. b, laddove impone un limite di vetustà per gli autobus destinati al noleggio con conducente, è evidente che anche l’art. 10 bis, c. 1, del predetto regolamento, che pure prevede un limite di età (20 anni) per i mezzi adibiti a trasporto scolastico, sia interessato dai medesimi problemi.

E’, infatti, indubbio che la violazione dei limiti delle competenze legislative regionali rilevati già dal Consiglio di Stato non possano non riguardare anche quest’ultima disposizione, stante la sovrapponibilità dei due casi.

Atteso che l’applicazione della norma sta causando un notevole danno ai nostri iscritti, che si vedano costretti a non utilizzare certi mezzi (si è ormai consumato anche il regime transitorio di cui al c. 6), Vi chiediamo di intervenire immediatamente al fine di rimuovere il limite in questione. Ciò anche al fine di evitare ulteriori contenziosi.

La risposta di Regione Lombardia

Non si è fatta attendere la risposta di Regione Lombardia, che ha fatto presente come «Si precisa che, ad oggi, resta vigente l’applicabilità dell’articolo 10-bis, dal momento che la decisione del Consiglio di Stato non ha riguardato anche il predetto articolo, relativo al trasporto scolastico».

Il Fai ha commentato: «Come cittadini italiani e lombardi non ci sentiamo per nulla tutelati, se per far rispettare un principio di diritto dobbiamo continuare a far ricorso ai giudici del Tar se non addirittura al Consiglio di stato o alla corte costituzionale, con conseguenti costi e spese, solo per avere un diritto riconosciuto dai più alti organi legislativi dello stato e negati da insignificanti e incompetenti burocrati. Per questo chiedo a tutti voi un intervento presso l’assessore Terzi che ci conceda un incontro per spiegare gli abusi e che intervenga presso i suoi dirigenti per ripristinare un ordine di legalità e correttezza».

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