A Trento partiranno i primi autobus alimentati a biometano. Dall’1 luglio 2021, dopo alcuni mesi di sperimentazione, parte del biogas, prima utilizzato esclusivamente per la produzione di energia, sarà infatti avviato ad un impianto capace di estrarre il biometano in esso contenuto, comprimerlo e immetterlo poi nella rete di distribuzione gas nazionale a circa 60 bar di pressione.

L’investimento complessivo per l’attivazione di questa nuova attività, sostenuto interamente da BioEnergia Trentino, è vicino ai 2,5 milioni di euro e ha coinvolto imprese italiane e francesi leader nella tecnologia della purificazione, compressione e misurazione di gas.

Autobus a biometano a Trento, il progetto

L’avvio dei primi autobus a biometano a Trento è possibile grazie al fatto che in Trentino è nata la filiera di valorizzazione del rifiuto organico con l’attivazione, nel 2013, dell’impianto di BioEnergia Trentino a San Michele all’Adige. L’impianto oggi tratta circa 60.000 tonnellate di rifiuti organici e di verde urbano provenienti da tutto il Trentino. Il materiale, dopo essere stato sottoposto ad un processo di allontanamento delle impurità, viene avviato a digestione anerobica, un processo  che  consente  la  produzione  di  biogas,  che  viene  poi  convogliato  verso  un sistema di cogenerazione che permette di produrre in modo combinato energia elettrica e calore. L’energia elettrica prodotta, circa 8.500.000 Kwh/anno, viene immessa nella rete di distribuzione. L’energia termica è utilizzata nel processo industriale di digestione anaerobica che necessita di una temperatura di circa 55 °C.

BioEnergia Trentino produrrà circa 2.000.000 di Smc di biometano all’anno che saranno ceduti, grazie al coinvolgimento tecnico del Gruppo Dolomiti Energia, a Trentino Trasporti per alimentare i 67 autobus a metano che oggi circolano a Trento coprendo il 57% delle percorrenze del capoluogo e risparmiando più di 3 milioni di kg di Co2 equivalente. .

Si tratta di un esempio concreto di economia circolare che mette insieme le filiere della raccolta differenziata, del trasporto pubblico e una modalità di fare industria che punta ad un’autentica transizione ecologica e dà prova della capacità del Trentino e delle sue imprese di essere promotore di innovazione a favore della collettività. Questa partnership promuove un percorso circolare virtuoso volto a ridurre gli sprechi, a promuovere il riuso e la produzione di energia da fonte naturale e 100% rinnovabile generando anche benefici per la qualità dell’aria in città e per l’ambiente.

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