I piani (elettrici e non) del Leone. L’intervista a David Siviero, MAN Italia
Dopo due anni condizionati fortemente dalla pandemia sono arrivati mesi difficili sul fronte dell’approvvigionamento dei componenti a causa della guerra in Ucraina. In questo contesto non certo agevole Ā«MAN – parola di David Siviero, Head of Sales & Product Bus inĀ ManĀ Truck & Bus Italia – stima un mercato superiore al 2021 con un leggero miglioramento […]
Dopo due anni condizionati fortemente dalla pandemia sono arrivati mesi difficili sul fronte dell’approvvigionamento dei componenti a causa della guerra in Ucraina. In questo contesto non certo agevole Ā«MAN – parola di David Siviero, Head of Sales & Product Bus inĀ ManĀ Truck & Bus Italia – stima un mercato superiore al 2021 con un leggero miglioramento sul Classe III dove vogliamo fortemente riconfermare la leadership. Prevediamo poi un aumento consistente sul Classe II e I dove contiamo di migliorare ulteriormente le nostre quote di mercatoĀ».
Il PNRR prevede stanziamenti significativi per il rinnovo delle flotte con autobus a trazione alternativa. Allo stesso tempo, il governo ha dichiarato che non saranno piĆ¹ finanziati autobus diesel per il tpl. Ć una congiuntura che puĆ² dare il via al processo di elettrificazione delle flotte in modo strutturale?
Certamente il PNNR e quanto ne consegue darĆ una forte spinta al rinnovo dei parchi orientando le scelte su tipologie di propulsione a basse o zero emissioni e in particolare sulla trazione elettrica. Senza alcun dubbio il ruolo degli incentivi ĆØ fondamentale per il cambiamento e con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di certo ci sarĆ un balzo in avanti sul fronte dellāelettrificazione del trasporto pubblico urbano. CiĆ² nonostante, ĆØ importante sottolineare come questa transizione si possa realizzare in concreto solo se in parallelo saranno sviluppate le infrastrutture di ricarica e la produzione di energia, oltre ad essere potenziata, avrĆ un significativo incremento delle fonti rinnovabili.
Un player di rilievo ha giĆ annunciato che non investirĆ nellāEuro VII per quanto concerne il Classe I. Quali sono i programmi del vostro gruppo?
La nostra azienda ĆØ orientata a uno sviluppo importante dei veicoli elettrici sul Classe I. I prodotti che abbiamo giĆ oggi in portafoglio, e che saranno ulteriormente sviluppati e declinati in varie configurazioni, sono certamente la base del nostro futuro. Abbiamo sviluppato una maggiore versatilitĆ di utilizzo pensando a sistemi di propulsione elettrici dāavanguardia con la possibilitĆ di abbinamento di pacchi batteria di diversa capacitĆ . Il tutto in unāottica di migliori performances per meglio rispondere alle esigenze specifiche dei clienti.
Ć ormai chiaro che il bus elettrico debba essere considerato un pezzo di un ecosistema piĆ¹ ampio, che abbraccia servizi di consulenza, fornitura di software e, in alcuni casi, anche dellāinfrastruttura di ricarica. Come siete organizzati in questi ambiti?
Noi oggi partiamo da un approccio āconsulenzialeā al cliente. Il nostro team europeo MAN Transport Solution ĆØ a disposizione degli operatori per analizzare insieme percorsi, consumi, temperature e cicli di esercizio onde progettare un modello di business tagliato su misura delle loro specifiche esigenze. Su questa base i software sono studiati per una mappatura ideale, i pacchi batteria sono dimensionati per dare la massima percorrenza in base allāutilizzo e alle portate, le prese di energia sono configurabili per adattarsi alle strutture che il cliente ha o svilupperĆ . Oltre a questo, collaboriamo attivamente con i principali fornitori di energia e di infrastrutture per proporre ai clienti un pacchetto completo e sinergico.
In Italia il segmento Classe II ĆØ oggetto di grandi sviluppi. Sembra che il gas stia finalmente guadagnando popolaritĆ non solo negli annunci ma anche nei capitolati. Tre nomi su tutti: Consip, Emilia-Romagna, Cotralā¦
Sul Classe II certamente il gas ĆØ la soluzione con le migliori prospettive. Semmai cāĆØ da comprendere cosa comporterĆ per gli operatori che non hanno una struttura interna di erogazione del gas (che richiede investimenti importanti). Per le aziende piĆ¹ piccole questo potrebbe essere un limite significativo che puĆ² essere colmato solo in presenza di supporti economici pubblici.
Non le sembra un paradosso che il sistema finanzi tecnologie o che non sono disponibili (lāelettrico sui Classe II) o non del tutto mature, lāidrogeno per esempio?Ā
Il problema della transizione energetica ĆØ prevalentemente un problema di tempistiche onde permettere alla tecnologia disponibile e a quella in fase di sviluppo di raggiungere gli obiettivi prefissati. La politica sta cercando di velocizzare questa fase forzando alcune scelte e tracciando alcune traiettorie ma anche se il fine ĆØ condivisibile, cāĆØ oggettivamente il rischio che le gare vadano deserte o possano essere proposti prodotti āsperimentaliā, magari di costruttori non presenti ancora sul mercato europeo, con i problemi che ne possono conseguire.
Sui profili squisitamente suburbani il bus elettrico ha le carte in regola per rappresentare, oggi o nel futuro a breve termine, unāopzione valida?Ā
Se per suburbano si intende un percorso che rimanga nellāorbita cittadina (quindi rendendo efficiente lāinfrastruttura giĆ utilizzata per gli autobus urbani), direi di sƬ. Ma se il perimetro si allarga, allora subentra il problema della dislocazione dei punti di ricarica con lāobbligo di avere una āopportunity chargeā lungo il percorso o stazioni di ricarica ai capolinea con conseguente aumento dei costi delle infrastrutture.
Lāautonomia dellāelettrico ĆØ un tema centrale. A breve avete in programma unāiniziativa a riguardoā¦
Trovare il giusto rapporto tra peso batterie, autonomia e capacitĆ di trasporto passeggeri ĆØ cruciale. Per questo motivo, diamo ai nostri clienti la possibilitĆ di scegliere la dimensione dei pacchi batterie in base alle loro diverse esigenze in termini di capacitĆ di trasporto e lunghezza delle linee servite. Stiamo investendo molte risorse per rendere sempre piĆ¹ performanti le prestazioni dei nostri veicoli elettrici e per questo motivo continuiamo a testare su strada la nostra tecnologia per validarne lāaffidabilitĆ e le potenzialitĆ . Lāanno scorso, in una prova in condizioni reali svoltasi a Monaco su una linea urbana, abbiamo raggiunto il ragguardevole traguardo di piĆ¹ di 500 km con il nostro Lionās City E da 12 mt. A breve, replicheremo questo test in una cittĆ italiana e sarĆ certamente molto interessante vedere quali saranno i valori finali considerato il nostro contesto urbano.
Lāibrido ĆØ ormai declinato pressochĆ© esclusivamente in forma mild. E sul mercato siete oggi gli unici a fornire lāibrido leggero con motore a gas. Per quali aziende o profili di missione ĆØ pensato un simile prodotto?
Direi per tutte quelle aziende che giĆ hanno la possibilitĆ di utilizzare i veicoli a gas, offrendo loro lāopportunitĆ di un risparmio sui consumi significativo: oltre il 16% in meno rispetto alla versione normale. Tutto questo si traduce in una riduzione delle emissioni e, me lo lasci dire, in un notevole risparmio di carburante, elemento fondamentale soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo.
Parliamo di turismo. Il suo gruppo nel 2021 si ĆØ aggiudicato il primo posto nel mercato Italia del Classe III. Ci si chiede se il mercato sia in attesa di ripartire o se ci troveremo di fronte a un contesto strutturalmente mutatoā¦
Sicuramente il Covid ha frenato il mercato in Classe III. La ripresa, timida ma apprezzabile cāĆØ. Credo perĆ² che il futuro non sarĆ piĆ¹ la copia degli anni passati: la pandemia ha segnato un cambiamento anche nel modo di viaggiare delle persone e ha inciso sul precedente concetto di turismo (p.e. gruppi importanti di persone con tour articolati). Probabilmente il turismo dei prossimi anni sarĆ caratterizzato da gruppi piĆ¹ piccoli che si muoveranno maggiormente a livello locale arrivando sul posto con mezzi diversi come il treno o le linee a lungo raggio. I viaggiatori apprezzeranno sempre piĆ¹ lāindipendenza e la flessibilitĆ della proposta di viaggio e una parte del mercato si sposterĆ su linee intercity e a lungo raggio anche europee. Insomma, si viaggerĆ in modo diverso.
Tutto il mondo dellāautomotive ĆØ colpito dai ritardi adducibili alla crisi delle materie prime e alla difficile reperibilitĆ di alcune componenti. Se e come il suo gruppo ĆØ impattato da questa congiuntura?
Certamente Covid, guerra e condizioni geopolitiche hanno inciso moltissimo, gettando tutto il settore automotive in una crisi di approvvigionamento eccezionale. Il nostro Gruppo ha reagito bene nel settore bus e oggi stiamo recuperando parte di quei ritardi ritornando su tempi di consegna vicini alla normalitĆ . A volte, per pochi componenti, abbiamo dovuto ritardare di settimane le consegne ma la situazione sta migliorando anche grazie alla capacitĆ delle nostre fabbriche e dei nostri fornitori di reagire velocemente.
Siamo ormai quasi a metĆ 2022, ci puĆ² fare una previsione di come chiuderĆ il mercato Italia e quale sarĆ il posizionamento MAN?
In un contesto cosƬ volatile ĆØ veramente difficile fare delle previsioni. In generale, se non vi sarĆ un peggioramento delle variabili in gioco, stimiamo un mercato superiore al 2021 con un leggero miglioramento sul Classe III dove vogliamo fortemente riconfermare la leadership. Prevediamo poi un aumento consistente sul Classe II e I dove contiamo di migliorare ulteriormente le nostre quote di mercato.
Questāanno segna la ripresa, in grande stile, delle esibizioni fieristiche. Qualche anticipazione?
La pandemia e molte altre situazioni contingenti hanno a mio avviso evidenziato la necessitĆ di ripensare in generale a tutto il mondo delle manifestazioni fieristiche, alla loro calendarizzazione e localizzazione. Non ho alcun dubbio nellāaffermare che MAN cercherĆ sempre di incontrare la propria clientela nei modi e tempi piĆ¹ appropriati ma constato che lāItalia denota oramai da molti anni una debolezza cronica nel panorama internazionale e questo a mio avviso dipende dallāassenza di una visione sistemica e di un reale coinvolgimento di tutti i player di settore.