Dodici autobus immatricolati su cento in Italia, dal primo gennaio al 31 ottobre 2024, sono elettrici. In questi dieci mesi dell’anno che volgendo al termine, il numero degli e-bus è sensibilmente aumentato rispetto al medesimo periodo del 2023: se l’anno scorso il pallottoliere segnava quota 338, oggi ne segna ben 621, per una crescita dell’83,7%.

Ricordiamo come al momento il mercato italiano dell’autobus faccia segnare 5.276 nuove targhe.

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Solaris primo per immatricolazioni, poi Iveco Bus e Karsan

Grazie ai dati raccolti e messi a disposizione da Anfia possiamo sapere quali sono i costruttori che guidano le targhe a batteria.

Se a fine settembre al primo posto trovavamo Iveco Bus, al 31 ottobre registriamo un cambio al vertice, dove si posiziona Solaris: il costruttore polacco fa infatti segnare 124 autobus elettrici, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, quando nei primi dieci mesi ne aveva targati 67.

Nonostante abbia ceduto il gradino più alto del podio, la performance di Iveco Bus è molto, molto positiva: l’Oem tocca quota 120 torpedoni alla spina, contro i 31 dello scorso anno.

Il bronzo è di Karsan, con 81 (rispetto ai 25 dell’anno passato). La quarta piazza è occupata da due case: a 48 immatricolazioni ecco il Leone di MAN e Yutong: entrambe i costruttori aumentano di molto i volumi: i tedeschi del 4700%, i cinesi del 243%.

Bene anche l’italiana Rampini, che sale a quota 43 (contro le 29 del 2023). A 39 troviamo Daimler Buses, con il brand Mercedes-Benz: se l’anno scorso, ad oggi, si contava solo una targa elettrica, adesso sono 39.

Scorrendo la classifica troviamo in miglioramento Menarinibus, con 21. Sotto la soglia dei venti, a 19, Byd.

Via via tutti gli altri: a 7 c’è Foton, a 6 un altro costruttore italiano, Tecnobus, mentre a quota 5 i turchi di Otokar e a 4 i connazionali di Isuzu. A 3 King Long e TAM Europe; infine a 1 troviamo Higer, Suzhou Eagle e Vdl.

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