I dazi appena stabiliti dall’Unione Europea per i veicoli a batteria made in China, per l’appunto, non interessano i veicoli pesanti mossi a batteria. AUTOBUS ha chiesto lumi a Olof Gill, portavoce della Commissione per il commercio e l’agricoltura, che ci ha confermato come i dazi Ue contro la concorrenza della Cina riguardano esclusivamente quei modelli “progettati per il trasporto di un numero di persone pari o inferiore a nove, compreso il conducente”.

I dazi provvisori Commissione UE sui veicoli elettrici cinesi

Nella giornata di ieri, mercoledì 12 giugno, la Commissione ha dichiarato di “aver concluso in via provvisoria che la catena di valore dei veicoli elettrici a batteria (BEV) in Cina beneficia di sovvenzioni sleali, che minacciano di arrecare un pregiudizio economico ai produttori di BEV dell’UE”. Pertanto, la Commissione europea ha preannunciato “il livello dei dazi compensativi provvisori che imporrebbe sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (“BEV”) dalla Cina. Se le discussioni con le autorità cinesi non dovessero portare a una soluzione efficace, questi dazi compensativi provvisori verrebbero introdotti a partire dal 4 luglio tramite una garanzia (nella forma che verrà decisa dalle dogane di ciascuno Stato membro)”.

Ma che dire dei veicoli commerciali e in particolare degli e-bus?Il prodotto in esame è costituito da veicoli elettrici a batteria nuovi, progettati principalmente per il trasporto di un numero di persone pari o inferiore a nove, compreso il conducente, spinti esclusivamente da uno o più motori elettrici, indipendentemente dal numero di ruote messe in movimento“, ha dichiarato Olof Gill, portavoce della Commissione per il commercio e l’agricoltura. Che sottolinea infine come “i veicoli commerciali leggeri, i veicoli pesanti, i motocicli, i veicoli ibridi e i veicoli ibridi plug-in siano esclusi”.

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