Dopo avervi parlato lato sensu della guida autonoma e delle navette driverless, ecco tre modelli in pole position: ZF Shuttle, Easymile EZ 10 e Navya.

carta identità navette driverless guida autonoma

ZF Shuttle, due shuttle son meglio di uno

Zf punta fortissimo sulla mobilità autonoma. Ha già all’attivo una navetta driverless, a inizio 2023 il bis con una seconda proposta inizialmente limitata al mercato nordamericano.

La casa di Friedrichshafen, da sempre all’avanguardia nell’innovazione, ha recentemente investito nel settore della guida autonoma non solo per la componentistica a supporto di tale tecnologia di cui è già leader, ma anche per prodotti completi destinati alla mobilità collettiva. Ne è la prova lo Zf Shuttle realizzato in collaborazione con 2getthere, società olandese di cui Zf ha acquisito la maggioranza delle quote nel 2019. La sua sperimentazione è avvenuta in alcuni siti tedeschi, oltre che a Rivium e Brussels: per lo stesso sistema è in fase di progettazione un impianto esteso per 4,76 km nella città di Passau in partnership con Deutsche Bahn su un sedime ferroviario abbandonato. Lo shuttle, mono o bidirezionale, è dotato di robusti e ridondanti sistemi di identificazione della posizione tramite magneti a terra in combinazione con la localizzazione satellitare per offrire una disponibilità al servizio superiore al 99,7 per cento senza operatori, anche in galleria o condizioni di scarsa visibilità. Il veicolo, a propulsione elettrica, lungo 6 metri e largo 2,1 metri può raggiungere una velocità di 40 km/h ed è dotato di un motore elettrico da 85 kW e batterie di trazione con capacità di 36,8 kWh con un’autonomia di esercizio fino a 50 km. La cabina, a pianale totalmente ribassato accessibile da ampie porte a scorrimento, è in grado di ospitare fino a 22 persone di cui 8 sedute.
Zf mette a disposizione dei clienti un pacchetto completo, comprensivo di sistemi di ricarica anche di tipo opportunity, pannelli informativi alle fermate e la centrale operativa. Ma è all’orizzonte anche una nuova generazione di shuttle che verrà lanciata sul mercato prossimamente: il gruppo teutonico ha fatto notizia al Ces di Las Vegas, a inizio di quest’anno, dove ha presentato una navetta di nuova generazione in partnership (per il mercato nord americano) con il fornitore di servizi di mobilità Beep.
Per questo secondo modello, inizialmente indirizzato al mercato a stelle e strisce, Zf ha annunciato capacità della batteria selezionabile tra 50 e 100 kWh e un massimo di 15 posti a sedere. 

Easymile Ez 10, con le spalle coperte

EasyMile ha tra gli investitori il gigante della mobilità Alstom. Poco più di 4 metri di lunghezza, l’Ez10 è una navetta forte di una lunga serie di sperimentazioni. La tecnologia EasyMile è stata testata anche da Iveco Bus.

La multinazionale Alstom, presente in tutti i settori della mobilità e dei trasporti, ha stretto fin dal 2017 una partnership (corroborata da un investimento di 14 milioni) con EasyMile, società specializzata nella progettazione di sistemi di guida autonoma destinati ad equipaggiare veicoli urbani a propulsione elettrica. Attraverso questa collaborazione è sul mercato un prodotto del tutto innovativo che coniuga le competenze di EasyMile per le soluzioni hardware e software per la guida autonoma e la capacità industriale di Alstom concernenti la mobilità urbana nonché le esperienze acquisite in ambito tecnologico per la safety di sistema mutuate dal settore ferroviario. Ne deriva che le navette sono concepite per integrare i molteplici sottosistemi partendo dal veicolo e dai sistemi di controllo traffico e alla gestione dell’energia per i cicli ricarica, fino alla gestione chiamate on-demand degli utenti finali. Il mezzo Ez10, a propulsione elettrica, ha una capacità di trasporto di 12 persone contenute nella cabina a pianale interamente ribassato. È lungo poco più di quattro metri e largo due. La prestazione in termini di velocità massima è pari a circa 30 km/h e viene garantita un’autonomia di servizio fino a 12 ore. Lo shuttle è dotato di localizzazione satellitare e di un insieme completo di sensori e telecamere per definire con continuità un’immagine a 360 gradi dell’ambiente che lo circonda nelle logiche V2v (altri veicoli), V2i (infrastruttura) e V2x (pedoni e altri sistemi di mobilità esistenti in un contesto integrato avanzato di smart city). Un’approfondita sperimentazione è in corso a Tolosa, attraverso l’espletamento di un servizio di trasporto pubblico presso il campus medico di Oncopole. In passato EasyMile ha attivato una collaborazione, naturalmente con focus sulla guida autonoma, con Iveco Bus.

Navya, mala tempora currunt

Brutte notizie per Navya, che il 25 gennaio ha avanzato istanza di recupero giudiziale. La tecnologia francese è stata negli ultimi anni sperimentata in diversi siti, tra cui Singapore e Stati Uniti.

Lo shuttle proposto da Navya nasce dalla ricerca e sviluppo che la società con sede principale a Lione, ma presente anche negli Stati Uniti e Singapore, ha direttamente svolto nel campo della guida autonoma. Anche Navya ha scelto per i propri veicoli la propulsione elettrica nell’ottica di consentire ai propri clienti di implementare flotte a zero emissioni. Per il loro funzionamento i mezzi si avvalgono del controllo tramite segnale Gnns (localizzazione satellitare) e sensoristica lidar, inerziale e odometrica, il tutto utilizzato con l’ausilio delle telecamere di bordo per il riconoscimento del tracciato, associato alla preventiva mappatura 3D del percorso. Per la comunicazione V2x vengono sfruttate le potenzialità del 5G attraverso una visione sistemica di mobilità integrata. Lo shuttle ha dimensioni in linea con l’attuale mercato, con una lunghezza di 4,78 metri e larghezza 2,10 metri: la capacità di trasporto è pari a 15 persone di cui 11 possono viaggiare sedute. I due motori elettrici (motoruote) di potenza costante 22,6 kW consentono di sviluppare una velocità massima fino a 25 km/h grazie alla presenza di batterie di trazione con capacità di 33 kWh ed un’autonomia dichiarata fino a 9 ore. Il sistema Navya è stato sperimentato in diversi siti, tutti gravati da intersezioni veicolari e pedonali proprio allo scopo di testarne le prestazioni: tra questi Lione (Groupama Stadium), Singapore (Gardens by the Bay) e negli Stati Uniti in Florida (Lake Nona). Poco prima di andare in stampa, la società ha dichiarato di aver presentato domanda di cessazione dei pagamenti presso il Tribunale commerciale di Lione. Il prezzo delle azioni di Navya alla borsa di Parigi è precipitato negli ultimi due anni fino a 3 centesimi (a fronte dei 4 euro di fine 2020).

dal numero di Autobus di febbraio 2023

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