«Questo è il primo veicolo in fase di completamento (apparati di bordo). Ne arrivano altri 20 entro fine prossima settimana e a fine mese verranno immatricolati». Così ha scritto Chiara Appendino, Sindaca di Torino, sul suo profilo Facebook commentando alcune foto del primo Mercedes Conecto sbarcato a Torino per Gtt. «Nel frattempo ne arriveranno altri ancora», ha scritto l’Appendino, «l’obiettivo è di avere i primi 74 su strada entro l’inizio dell’anno scolastico, per un sensibile miglioramento del servizio».

Gtt Torino bus

Nel post della Sindaca c’è spazio anche per un’analisi di prospettiva «Abbiamo preso GTT sull’orlo del fallimento. In tre anni, non senza qualche sacrificio, l’abbiamo salvata, l’abbiamo riportata in utile e abbiamo acquistato mezzi nuovi che contribuiscono a una drastica riduzione delle emissioni rispetto al parco attuale, una riduzione dei fermi causati da malfunzionamenti e, di conseguenza, dei costi di manutenzione». Insomma, rilancio del trasporto pubblico con grande attenzione ai conti e al rinnovo del parco circolante. «Sono 30, invece, i nuovi tram che contiamo di poter vedere in città entro il 2021. Non servono altre parole. Questi sono fatti concreti che Torino aspetta da tempo. E, fatemelo dire, quando si cammina insieme, decisi, nella stessa direzione, si possono raggiungere anche gli obiettivi più difficili».

Il tender di Torino, infatti, è stato aggiudicato al Mercedes Conecto, un urbano realizzato in Turchia che nel nostro Paese ha fatto solo qualche sporadiche comparsate ed è stato oggetto di una ormai famosa offerta alla Roma Atac.

Gtt Torino bus

Mercedes Conecto, 74 esemplari per Torino

La commissione di gara Gtt per l’acquisto dei nuovi autobus urbani, dopo aver proceduto all’esame dei documenti  relativi alla richiesta avanzata da Gtt l’11 novembre 2019 ed ha ammesso alla valutazione finale. I due lotti sono stati, ormai da tempo, assegnati a Mercedes che ha presento il Conecto, quello che comunemente viene definito il ‘Citaro turco’ (perché realizzato nello stabilimento di Istanbul). Mercedes ha portato a casa una fornitura di 74 autobus, nel particolare 34 autobus snodati (18 metri) e 40 da 12 metri, con motorizzazione tradizionale di ultima generazione (Euro 6), nonché il servizio di manutenzione full service per 10 anni. I primi autobus, di cui l’Appendino ne dà notizia, saranno messi in strada entro poce settimane e hanno un colore diverso rispetto a quello attuale (vedi foto allegata), ispirato al giallo e blu di Gtt e della Città di Torino, proprio per sottolineare la novità.

Gtt Torino bus per il rilancio

Il Conecto è un autobus che, nella sua complessa ‘povertà’, è robusto (vedi assale anteriore), ben organizzato al suo interno (c’è margine di miglioramento) e, sulla carta, affidabile. Il tutto condito da un prezzo decisamente inferiore a quello del Citaro. Equipaggiato nella versione G con l’ultima generazione di motori OM 470, il  Conecto è  disponibile per la prima volta anche a metano (quelli di Gtt sono diesel), a basse emissioni gassose e sonore, per renderlo ancora più attraente anche sui mercati tipicamente orientati verso il gas naturale, come la Turchia e l’Europa dell’Est. Rimarranno tuttavia ancora disponibili versioni con motorizzazioni Euro III per i paesi che le richiedono.
L’elevato livello di sicurezza di nuovo Conecto è garantito da dotazioni quali il programma elettronico di stabilità ESP.

Gtt Torino bus, Giovanni Foti: ripartiamo così

L’acquisto dei nuovi bus giunge a conclusione di un percorso iniziato a gennaio 2018 e rappresenta un segnale concreto della ripresa di Gtt dopo che le due gare precedenti erano andate deserte” chiarò al tempo Giovanni Foti, Amministratore Delegato  di GTT. “È  per me motivo di grande soddisfazione perché i nuovi bus consentiranno di lavorare al rilancio del servizio per i cittadini attraverso la crescita dei livelli di efficienza e di qualità. Rappresenta d’altro canto una controprova importante della crescita industriale dell’azienda e della solidità del Piano industriale strategico. Il risultato odierno è stato possibile grazie al contributo fondamentale della Città di Torino, della Regione Piemonte (che finanzia il 50% della spesa) e dell’Agenzia della Mobilità Piemontese.”

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