Non solo Atac, anche il rilancio di Gtt passa attraverso un piano industriale (pur senza concordato) volto a recuperare produttività attraverso provvedimenti che lasciano poco spazio alla prosecuzione dello status quo. Meno dipendenti, autobus rinnovati e servizi esternalizzati: questa la ricetta a cui si affida l’azienda torinese nella speranza di invertire un andamento che porterebbe dritto verso il baratro. La parola ora passa al Comune di Torino e alla Regione, e all’accordo tra le due istituzioni.

gtt autobus

Il piano industriale di Gtt

Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione di Gtt ha approvato il piano industriale con deadline il 2021. Ne dà notizia il quotidiano La Stampa. Conti alla mano, nell’arco di cinquea nni servono cento milioni in più dei 2 miliardi e 200 milioni di euro che rappresentano il valore della produzione di Gtt nell’arco del quinquennio, a un ritmo di 44o milioni ogni dodici mesi. All’orizzonte vi è uno snellimento del personale con taglio del 10 per cento dei dipendenti e una flotta di autobus pronta ad essere per metà rinnovata. Il piano è stato oggetto di parere di un’agenzia di revisione, nello specifico Deloitte, che l’ha premiato con parere favorevole.

Metà flotta verso il rinnovo

Scendendo nello specifico, prosegue l’articolo de La Stampa, Gtt dovrà andare incontro a un rinnovo massiccio della dotazione di mezzi, la cui età media attualmente è intorno ai 12 anni. Ora conta su un migliaio di bus e 200 tram. Nei prossimi due anni acquisterà 175 nuovi autobus, 135 a gasolio e 40 a metano, e 10 tram (le gare partiranno a piano industriale approvato). Tra il 2020 e il 20121 ne arriveranno altri 140. Solo per Torino, si tratta quindi di 315 nuovi mezzi di cui 142 a metano e 173 a gasolio. In più verranno comprati 140 bus per le linee extraurbane. Totale, 455 mezzi: una flotta rinnovata quasi per metà. Tutti i nuovi mezzi saranno acquistati con la manutenzione inclusa per dieci anni. Ciò implica che i manutentori Gtt non saranno più necessari. Anche gli autisti saranno ridotti di numero: alcune linee verranno messe a gara e affidate a privati. Del resto, il piano comprende importanti misure di riduzione della forza lavoro. Entro il 2021 andranno in pensione 550 dei 4800 dipendenti di Gtt, si legge sul quotidiano torinese. Quasi nessuno verrà sostituito. Il prossimo passo? Il parere del Comune, socio unico di Gtt, che arriverà il 10 novembre.

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