GTT, approvato il piano industriale. Investimenti per 134 mln €
Gli investimenti saranno finalizzati sia al rinnovo del parco mezzi, sia al miglioramento della sicurezza e della digitalizzazione aziendale
I soci dell’azienda di tpl Gruppo Torinese Trasporti (GTT) hanno approvato il piano industriale per il biennio in corso 2021-2023 per il rilancio delle attività, fornendo quindi solide risposte alle esigenze dell’utenza, emerse in maniera particolarmente critica con lo scoppio della pandemia e durante tutta l’emergenza che ne è conseguita. L’obiettivo, senza girarci intorno, è quello di migliorare il trasporto pubblico di una città importante e in continua espansione.
Il piano, in estrema sintesi, prevede stanziamenti per 134 milioni di euro: 100 di questi saranno dedicati al rinnovo del parco veicolare (già al centro di importanti iniziative per l’elettrificazione e lo slancio sostenibile), mentre i restanti 34 milioni verranno indirizzati al potenziamento delle tecnologie per sicurezza e digitalizzazione dell’azienda e dei servizi. Nel nuovo piano ampio spazio è stato dedicato all’occupazione: sono previste infatti le assunzioni di trenta operai, cento conducenti di linea nonché undici laureati per le mansioni impiegatizie e specializzate. Durante l’assemblea dei soci è stato inoltre approvato il bilancio aziendale del 2020.
GTT, i commenti sul nuovo piano industriale
“Il piano industriale non è solo il documento industriale e finanziario su cui si basa il futuro economico di Gtt ma rappresenta anche una leva strategica per completare la transizione dell’azienda iniziata in questi anni”, ha esordito Giovanni Foti, l’AD di GTT. “Si tratta di una transizione ecologica, come testimonia la tipologia di mezzi, ma anche organizzativa per un’azienda sempre più in sintonia con le sensibilità attuali: oltre a quella ambientale, quella per l’inclusione sociale delle persone con disabilità, per favorire una mobilità cittadina diversa, basata su un trasporto pubblico in grado di dialogare e di fare integrazione anche con le nuove forme di mobilità dolce. Abbiamo l’obiettivo di offrire un servizio diverso per ampliare anche la domanda di mobilità. Dopo aver riportato Gtt fuori dalla condizione di precarietà abbiamo la concreta possibilità di riportarla in breve tempo verso livelli di eccellenza assoluta in Italia”.
“Adesso inizia la fase più importante, quella della “messa a terra” del piano, e cioè la fase di attuazione industriale e finanziaria e quella di monitoraggio che coinvolgeranno il management e tutto il personale, per garantire il rilancio di Gtt”, ha infine concluso il direttore generale Gabriele Bonfanti.