Gtt, nel 2016 esercizio in perdita per 63,8 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione di Gtt ha approvato in questi giorni il progetto di bilancio del 2016, con un consistente ritardo dovuto alle incertezze sul futuro dell’azienda emerse nei mesi scorsi, e poi sfociate nel processo di risanamento. Il percorso effettuato e conclusosi con l’autorizzazione del piano industriale da parte del socio in data 12 gennaio 2018 ha consentito solo oggi l’approvazione del documento, che mostra una crescita dei ricavi da traffico (biglietti e abbonamenti a 107,4 milioni,  + 1,4%) e sosta (+ 3%). Ora la palla passa al socio Fct holding, finanziaria del comune di Torino.

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Il bilancio del 2016 è in perdita

Il progetto di bilancio Gtt disegna attraverso i numeri  una società la cui gestione economica si presenta positiva e che prosegue un’attenta opera di riduzione dei costi. D’altro canto evidenzia come la necessità di iscrivere a bilancio partite straordinarie e non ricorrenti, ossia relative solo al bilancio di quest’anno, abbia necessariamente condotto a un risultato di esercizio negativo: quest’ultimo segna una perdita di 63,8 milioni di euro rispetto a un risultato positivo di 0,2 milioni di euro nel 2015.

Gtt paga l’acquisto di nuovi autobus

Il risultato di esercizio negativo di Gtt, si legge nella nota stampa divulgata dall’azienda, è influenzato dalle partite straordinarie e non ripetibili. Due sono molto consistenti. La prima è legata all’acquisto dei nuovi autobus, punto centrale del piano industriale che peraltro ha già trovato una prima applicazione con il lancio di una gara per 178 nuovi veicoli. Tale decisione ha inevitabilmente comportato una revisione della vita utile  dell’attuale parco mezzi con conseguente revisione degli ammortamenti e un impatto negativo sul bilancio pari a circa 15 milioni. La seconda è l’iscrizione di un accantonamento di natura straordinaria del fondo svalutazione crediti, pari a circa 40 milioni, in relazione all’ipotesi di accordo transattivo relativo ai cosiddetti disallineamenti con gli Enti.

Gtt in negativo anche senza le partite straordinarie

Senza le partite straordinarie sopra ricordate, si legge sempre nel comunicato Gtt, il bilancio di esercizio 2016 risulterebbe lievemente negativo (-1,87 milioni di euro). Dall’analisi della gestione operativa emerge un  ebitda positivo e pari a 47,1 milioni di euro. Le voci principali della gestione caratteristica segnalano un aumento dei ricavi da traffico (biglietti e abbonamenti) 107,4 milioni con + 1,4% rispetto all’anno precedente. Trend in crescita anche per quanto riguarda i ricavi della sosta (+3%). È  continuata una politica di riduzione dei costi che ha riguardato in particolare i costi per i servizi scesi di 5,5 milioni di euro (-5,7%), con un contributo significativo dei costi assicurativi (-42% a parità di copertura). Il costo del personale risulta invece di 217,4 milioni di euro (- 4 milioni) per un totale di 4.761 addetti, circa 100 in meno rispetto al 2015.

Si attende il versamento dei fondi regionali

La relazione segnala infine la necessità di chiudere in tempi brevi eventi significativi al di fuori del controllo della società e in particolare: la finalizzazione dell’ipotesi di accordo transattivo con gli Enti e il versamento dei fondi regionali previsti da un decreto fiscale convertito in legge nel dicembre 2017 per il rilancio di Gtt (ipotizzabili complessivamente in circa 65 milioni di euro). Tale versamento consentirà di ripristinare una situazione ordinaria nei confronti dei pagamenti dei fornitori di beni e servizi nonché per quanto riguarda lo scaduto fiscale e previdenziale; la sottoscrizione e il versamento anche in più tranches da parte dell’azionista entro la fine del 2018 dell’aumento di capitale che risultasse necessario alla copertura del fabbisogno finanziario del piano (massimo 25 milioni di euro); la positiva conclusione dei processi deliberativi da parte degli istituti di credito in relazione agli interventi previsti nella manovra finanziaria del piano industriale. Il C.d.A. ha approvato il progetto di bilancio,  tenendo conto che la previsione di ragionevole buon esito delle azioni in precedenza esposte consentirà di ripristinare la valutazione positiva in tema di continuità aziendale.

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