Proteste in piazza a Torino contro l’obbligo del Green Pass sul posto di lavoro, pubblico e privato, in vigore da oggi, venerdì 15 ottobre. Alla manifestazione contro la certificazione verde, organizzata in piazza Castello, è presente una ventina di autisti Gtt (Gruppo Torinese Trasporti).

«Oggi è morto il diritto al lavoro. Da oggi in poi saremo assenti ingiustificati, abbiamo avvertito l’azienda dando il preavviso; sappiamo che ci saranno dei disagi ma la nostra è una protesta giusta. Chiediamo di lavorare liberamente senza certificazione. Rischiamo di perdere lo stipendio e abbiamo dei figli a casa» dicono in piazza. E ancora: «Questa non è una protesta contro l’azienda, che è vittima e non ha nessuna colpa. È assurdo che mettano un Green Pass che viola l’articolo 1 della Costituzione, persone sane che stanno bene non possono andare a lavorare, ci rimettiamo stipendi e contributi».

Gli autisti in piazza sostengono che il 30% dei dipendenti Gtt non ha Green Pass. Uno di loro racconta: «Non ho paura di essere contagiato perché in Gtt si rispettano tutte le norme. Perché l’autista deve avere il Green Pass e i passeggeri no? Abbiamo pieno rispetto di chi ha scelto di vaccinarsi, ognuno deve essere libero di fare quello che vuole».

Una delegazione di dipendenti Gtt è stata ricevuta in Prefettura oggi a Torino per illustrare le ragioni della protesta contro il Green pass. I componenti, secondo quanto si apprende sono rappresentanti sindacali, erano comunque muniti di certificazione verde.

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