Green pass, cosa cambia per i trasporti
Per viaggiare in Italia al momento non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono dunque le regole già previste che impongono il distanziamento per chi non è convivente sia per i posti a sedere, sia […]
Per viaggiare in Italia al momento non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono dunque le regole già previste che impongono il distanziamento per chi non è convivente sia per i posti a sedere, sia quando si sta in piedi. Obbligatorio anche indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio. Si viaggia con capienza al 50 % sui treni anche se Italo ha già dotato i propri convogli dei filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air filter) che «consentono il ricambio d’aria completo ogni 3 minuti in tutte le carrozze e flusso d’aerazione verticale». Si tratta del sistema già utilizzato da tutti gli aerei che per questo hanno sempre viaggiato a capienza completa. Rimane la capienza all’80 per cento sul trasporto pubblico — autobus, tram e metropolitane — dove è obbligatorio mantenere il distanziamento e indossare la mascherina. Le nuove regole per i trasporti saranno inserite in un decreto che sarà messo a punto la prossima settimana. Rimane infatti aperta all’interno del governo la discussione su eventuali obblighi vaccinali per il personale della scuola e per i lavoratori dipendenti. I presidi hanno chiesto al governo di prevedere l’obbligo vaccinale per i docenti e Confindustria ipotizza la stessa imposizione per i lavoratori che in caso di rifiuto potrebbero essere trasferiti oppure sospesi anche nella retribuzione.