Giovannini, fondi per il tpl: pronti altri 1,4 miliardi
Per il tpl sono pronti altri 1,4 di fondi. Nella seconda parte del 2021, il Governo distribuirà infatti alle Regioni altri 1.418 milioni per finanziare servizi aggiuntivi e compensare i minori ricavi nel settore del trasporto pubblico locale.
Per il tpl sono pronti altri 1,4 miliardi di fondi. Nella seconda parte del 2021, il Governo distribuirà infatti alle Regioni altri 1.418 milioni per finanziare servizi aggiuntivi e compensare i minori ricavi nel settore del trasporto pubblico locale. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, in audizione di fronte alla commissione Trasporti della Camera.
Nuovi fondi per il tpl: la distribuzione delle risorse
Dei nuovi fondi destinati al tpl, una quota di 618 milioni servirà a finanziare servizi aggiuntivi. Si tratta di tre volte tanto i 222 rendicontati nel primo semestre. Altri 800 milioni serviranno invece a compensare i minori ricavi. ‘Tali stanziamenti – ha sottolineato Giovannini – appaiono pienamente adeguati a sostenere un aumento consistente dell’offerta di Tpl per l’autunno 2021“. Anche perchè secondo uno studio Istat citato dal ministro, con la piena ripresa delle attività si assisterà anche a “un calo fortissimo delle attese di spostamento“. La quantità di popolazione che prevede di spostarsi per 5 o più volte a settimana è prevista in calo dall’81,6% al 68%. In sintesi, il rapporto Istat prevede “una caduta del 20% nell’utilizzo del mezzo pubblico e un parallelo incremento dell’uso dell’automobile privata, che arriverà a coprire quasi la metà degli spostamenti nel prossimo autunno“, ha spiegato Giovannini.
Allo stesso tempo, ha chiarito Giovannini, è previsto un forte aumento dei servizi di Tpl. “I servizi aggiuntivi previsti per l’autunno 2021 sono pari a 3,4 volte quelli messi in campo a settembre 2020“. Secondo i dati forniti dal ministro “sono previsti servizi aggiuntivi per complessive 44.445.637 vetture/km, a fronte di un valore pari a 13.240,237 vetture/km aggiuntive messe in campo a settembre 2020“. “I dati – ha sottolineato Giovannini – smentiscono chi ritiene che il governo e le Regioni non abbiano fatto uno sforzo straordinario e che tutto è rimasto come l’anno scorso“.
Quanto ai controlli, il ministro ha chiarito che mentre sui treni a lunga percorrenza “il 99,8% dei passeggeri esibisce il green pass al momento del controllo sul treno” e “le violazioni sono poche decine e ammontano a meno di 100 al giorno su tutta la rete nazionale“, nel trasporto pubblico locale “non c’è controllo del green pass perchè non è previsto obbligo di green pass sul Tpl“. Il ministro ha spiegato anche che “questo non significa che non vadano fatti e incoraggiati i controlli sul rispetto della percentuale di capienza“, fissata all’80% in zona bianca e gialla. Ma ha aggiunto anche che, nonostante i fondi per i servizi aggiuntivi possano essere usati anche per rafforzare i controlli, solo “sei regioni hanno già previsto costi aggiuntivi per il rafforzamento delle operazioni di controllo per il Tpl. Mentre alcune Regioni e Province autonome hanno comunicato che l’analisi riguardante il potenziamento dei controlli è ancora in corso“.