Busitalia-Autoguidovie a Parma? Il Tar: gara da rifare
Fine era Tep e inizio dellāepoca Busitalia a Parma? Ebbene no: tutto da rifare. Doveva essere un passaggio epocale, la vittoria della controllata delle ferrovie (in ati con Autoguidovie) nella gara per il servizio di tpl nella cittĆ emiliana e provincia. L’accoglimento da parte del Tar delĀ ricorso presentato da Tep e Tper ha ribaltato le […]
Fine era Tep e inizio dellāepoca Busitalia a Parma? Ebbene no: tutto da rifare. Doveva essere un passaggio epocale, la vittoria della controllata delle ferrovie (in ati con Autoguidovie) nella gara per il servizio di tpl nella cittĆ emiliana e provincia. L’accoglimento da parte del Tar delĀ ricorso presentato da Tep e Tper ha ribaltato le carte in tavola: Ā«Entrambi i ricorsi principali devono essere accolti limitatamente alla domanda di annullamento dellāintera procedura di gara con assorbimento delle ulteriori censure (principali o incidentali)Ā», si legge nella motivazione diramata dal tribunale regionale.
Busitalia, una vittoria contestata
La stazione appaltante Smtp aveva ufficializzato il passaggio di consegne in febbraio, decretando lāaggiudicazione provvisoria al tandem Busitalia – Autoguidovie. La scelta di Tep di procedere da sola al tender per il servizio era stata duramente criticata dal comune, piccato verso lāindirizzo preso dal cda dellāazienda. Alla gara avevano preso parte anche Tper e Seta, anchāesse in associazione temporanea dāimpresa. Ā«Non nascondiamo che vi potrebbero essere ricadute positive per il servizio vista lāingente quantitĆ di investimenti che Autoguidovie/Busitalia si sono impegnati a portare sul territorio per aggiudicarsi lāoffertaĀ», si leggeva nella nota diramata dal municipio.
Il Tar: punteggi poco chiari
Tep e Tper fecero ricorso. I giudici del tribunale amministrativo, si legge nellāarticolo di Repubblica, hanno accolto diversi rilievi avanzati da Tep. Relativamente ai punteggi, nella procedura non sarebbero riscontrabili i criteri di Ā«chiarezza, analiticitĆ e articolazione dei criteri di valutazioneĀ». Per la cronaca, questi erano i punteggi assegnati: 100/100 per Busitalia, 84,8 per Tep e 64,2 per Tper-Seta.
Conflitto d’interesse
In particolare, emerge una questione di conflitto dāinteressi, legata allāingegnere Daniele Diaz che ha rivestito prima il ruolo di manager incaricato della preparazione della gara in qualitĆ di collaboratore di Smtp (stazione appaltante) e, successivamente, di dipendente Busitalia come manager per la pianificazione strategica e sviluppo mercato, in particolare temporary manager per la fusione tra Busitalia Veneto e Aps. In estrema sintesi: prima ha scritto la gara, poi ĆØ stato assunto da unāazienda partecipante, e vincente. Nella sentenza del Tar si legge che tale doppio ruolo ĆØ Ā«evidente e incontestabile, determinando una volta intervenuta lāassunzione del professionista in Busitalia, una quanto meno potenziale situazione di vantaggio competitivo di fatto di questāultima fondato sulla conoscenza di elementi ignoti alle altre concorrentiĀ».
Busitalia eĀ gli aspetti economici
Ma non finisce qui. La valutazione sulla gara di tpl avrebbe dato troppa importanza allāaspetto economico: Ā«La stazione appaltante – si legge in un altro passaggio riportato da Repubblica – sotto un primo profilo, ha perimetrato lāambito di valutazione riservato ai profili tecnici dellāofferta allargandolo a parametri aventi esclusiva rilevanza economica, come palesa la previsione di una loro formulazione mediante mera indicazione di un importo monetario; sotto altro profilo, ha stravolto il criterio di aggiudicazione predefinito che, come anticipato, era motivatamente ancorato a una logica di prioritario apprezzamento della componente tecnico qualitativa del servizio, configurando di fatto una gara ove risultavano predominanti gli aspetti economici dellāoffertaĀ».