Gara tpl Toscana, la palla passa alla Corte di giustizia europea. Il Consiglio di Stato, ieri, ha infatti rimesso all’organo della Ue il pronunciamento sui requisiti in possesso di Ratp per partecipare agli appalti in Italia. Il nuovo capitolo si apre a due mesi e mezzo di distanza dal pronunciamento del Tar, che in marzo aveva proceduto ad affidare provvisoriamente il servizio ad Autolinee Toscane, che ha alle spalle proprio i francesi di Ratp. Dall’altra parte della barricata c’è il consorzio Mobit, che riunisce gli attuali gestori tra cui Ataf (Fs).

Una gara piena di colpi di scena

Al centro dell’attenzione, come noto, vi è la gara per l’affidamento a un unico gestore del trasporto pubblico toscano. Ripercorrendo i fatti a volo d’uccello, il primo posto nella gara d’appalto (siamo all’ottobre 2015) spetta ad Autolinee Toscane (Ratp), che si vede conferire una prima aggiudicazione provvisoria. Ma ecco il ricorso di Mobit, con la risposta del Tar che decreta l’irregolarità in entrambi i Pef dei contendenti. Insomma: accolto il ricorso di Mobit, ma impossibile l’aggiudicazione al consorzio. Mentre i due rivali vengono invitati dalla Regione a produrre nuovi Pef, procedura che si concluderà con l’affidamento provvisorio di un paio di mesi fa ad Autolinee Toscane, Mobit parte all’attacco con un nuovo ricorso, questa volta al grado superiore: il Consiglio di stato. Siamo al dicembre 2016. E al Consiglio di Stato si rivolge anche Autolinee Toscane.

Ratp ha i requisiti?

Secondo il recente pronunciamento del Tar toscano, Ratp avrebbe i requisiti per partecipare alle gare in Italia. Meno convinto è il Consiglio di Stato, che ieri, 29 maggio, esprimendosi sui ricorsi presentati da entrambi i contendenti, ha sospeso il giudizio sull’appello presentato da Mobit, preferendo rimettere, in via pregiudiziale, la questione alla Corte europea. Sarà oggetto d’analisi l’interpretazione di alcuni aspetti del regolamento comunitario per quanto riguarda la possibilità per Ratp di partecipare a gare pubbliche in Italia, anche in rapporto alla durata, trentennale, della concessione del servizio.

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