Gara Toscana, niente sospensione cautelare. Mobit: «Prima le indagini»
La gara toscana finisce nel mirino della procura, con sei persone iscritte nel registro degli indagati. Al centro dell’attenzione, le modalità di presentazione del Piano economico finanziario da parte di Autolinee Toscane. Intanto, il Consiglio di stato non ha accolto l’istanza presentata da Mobit, consorzio che comprende gli attuali gestori del tpl, per la sospensione […]
La gara toscana finisce nel mirino della procura, con sei persone iscritte nel registro degli indagati. Al centro dell’attenzione, le modalità di presentazione del Piano economico finanziario da parte di Autolinee Toscane. Intanto, il Consiglio di stato non ha accolto l’istanza presentata da Mobit, consorzio che comprende gli attuali gestori del tpl, per la sospensione cautelare dell’affidamento ad Autolinee Toscane (gruppo Ratp), la cui aggiudicazione era stata confermata, dopo un’interminabile battaglia legale, a inizio marzo 2020.
Niente sospensione cautelare, la posizione di Mobit
Riceviamo a pubblichiamo la posizione di Mobit in seguito al pronunciamento del Consiglio di stato sull’istanza di sospensione cautelare:
«Apprendiamo con sorpresa che il Consiglio di Stato non ha accolto la nostra istanza di sospensione cautelare dell’affidamento del TPL ad Autolinee Toscane.
Attendiamo serenamente l’udienza di merito che si terrà il prossimo 8 Ottobre, nella quale siamo certi riusciremo a fare apprezzare al Collegio giudicante i nostri argomenti e le censure al piano economico finanziario di Autolinee Toscane.
Nel frattempo tuttavia la nostra attenzione è essenzialmente rivolta all’indagine avviata dalla procura di Firenze che ha portato nei giorni scorsi, come apprendiamo dalla stampa e dai media, a perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici della Regione Toscana e di Autolinee Toscane.
Mobit si è già costituita “persona offesa” in quel procedimento assistita dall’Avvocato Pier Matteo Lucibello del Foro di Firenze.
In conseguenza di ciò abbiamo ricevuto notizia dalla Procura che sono ipotizzati, in merito alla procedura di gara, reati di: falso in atto pubblico, abuso di ufficio, turbativa d’asta in concorso, induzione a promettere o dare utilità, che se accertati, alla luce delle indagini, farebbero emergere vizi che minano l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane.
Da notizie di stampa, apprendiamo che sarebbe indagata l’intera Commissione di gara, fra cui i dirigenti regionali che hanno diretto ed organizzato la procedura di gara.
Mobit si è messa a disposizione della magistratura per collaborare per quanto di sua competenza.
Mobit alla luce di quanto sopra, ritiene utile e opportuno che la Regione non proceda oltre con la procedura di gara prima che sia ulteriormente meglio chiarito l’ambito di indagine».