Alla gara di Padova bussa Tper. Anche Atv contro Busitalia
Tper e Atv (quest’ultima insieme ad Atvo e La Linea) sfidano Busitalia Veneto sul terreno padovano. Niente buste dall’estero per la gara di servizio padovana, dove si vaticinava la partecipazione di Ratp e Arriva. A sfidarsi saranno tutte compagini nostrane, con la parziale sorpresa della partecipazione dell’azienda emiliana Tper. Un bando da 353 milioni di euro La […]
Tper e Atv (quest’ultima insieme ad Atvo e La Linea) sfidano Busitalia Veneto sul terreno padovano. Niente buste dall’estero per la gara di servizio padovana, dove si vaticinava la partecipazione di Ratp e Arriva. A sfidarsi saranno tutte compagini nostrane, con la parziale sorpresa della partecipazione dell’azienda emiliana Tper.
Un bando da 353 milioni di euro
La gara per il trasporto pubblico di Padova e provincia vale 353 milioni per nove anni, per un corrispettivo di 39 milioni all’anno per 22 milioni di chilometri ogni dodici mesi. La gara rimette in gioco il servizio attualmente gestito da Busitalia Veneto, nata nel 2015 in seguito alla fusione tra Aps Holding (municipalizzata di Padova) e Busitalia. Busitalia Veneto è partecipata per il 55% da Busitalia Nord e per il 45% da APS Holding. La controllata dalle ferrovie ha impugnato il capitolato davanti ai giudici del Tar. Il Comune si era costituito in giudizio contro Busitalia. A metà maggio è arrivato il pronunciamento dei giudici amministrativi: bocciato il ricorso sulla gara di servizio. Il Tar ha dichiarato inammissibile la richiesta dell’azienda del gruppo Fs di bloccare la gara.
Tper e Atv alla gara per il trasporto pubblico di Padova
Ieri, lunedì 25 giugno, sono state convalidate le offerte ed è stata nominata la commissione giudicatrice incaricata di esaminare le offerte e decretare, entro la fine dell’anno, il vincitore. Non è arrivata nessuna offerta proveniente da oltre confine. E pensare che molti davano per molto probabile la partecipazione di Ratp (come avvenuto in Toscana) e Arriva. I contendenti in lizza sono tre. Il primo, naturalmente, è Busitalia, un’azienda che ha l’obiettivo ambizioso di arrivare a una quota del 25 per cento nel mercato del trasporto pubblico nell’arco di dieci anni. Dovrà vedersela con Tper, che aveva preso parte, insieme a Seta, anche alla complicata gara per il bacino di Parma, poi aggiudicata ad Autoguidovie. Altro outsider è Atv, azienda di trasporti di Verona detenuta per il 50 per cento dalla società di regione Lombardia Fnm. Atv è in ati con Atvo (azienda di San Donà di Piave recentemente entrata in possesso di 20 Man Lion’s Coach) e La Linea spa (che si occupa di di bus turistici e di subappalti di alcune linee nella Bassa Padovana per conto proprio di BusItalia, si legge sul Mattino di Padova).
Un passo indietro: Busitalia Veneto, i motivi del ricorso
In primis Busitalia Veneto aveva contestato le condizioni di accesso alla gara: la protesta investiva il fatto che il dispositivo non conteneva delle richieste tecnico organizzative nei confronti dei partecipanti alla gara per quel che riguarda la gestione del tram. Non solo: nel mirino di Busitalia Veneto c’erano anche i criteri stabiliti per le valutazioni delle offerte. L’azienda di Fs lamentava che solo l’azienda capogruppo mandataria dell’ati partecipante alla gara dovesse essere iscritta nel registro delle imprese istituito presso le Camere di commercio di appartenenza.