Il trasporto pubblico locale è andato a gara in Piemonte, dove al lotto per la Città Metropolitana di Torino – inerente il trasporto pubblico urbano-suburbano su autolinea per una produzione di servizio pari a circa 25,4 milioni di bus-km/anno, un numero massimo di veicoli impiegati in ora di punta pari a 533 (solo bus) e compensazioni per obblighi di servizio pari a circa 43,1 milioni di euro/anno esclusa IVA. Inizio? 01/06/2024, per una durata di 72 mesi – si è aggiunto anche il bacino Sud-Est della Regione cioè i territorio delle Province di Alessandria e Asti, per una produzione di 13,3 milioni di bus-km/anno, 282 bus di punta e compensazioni pari a 28 milioni di €/anno.

In gara andranno, forse, anche il trasporto pubblico locale nel Bacino Sud-Ovest della Regione Piemonte cioè la Provincia di Cuneo (14,7 milioni di veicoli-km/anno, 321 bus + 2 veicoli di funicolare e compensazioni per obblighi di servizio di circa 25,7 milioni di €/anno esclusa IVA. Non poteva mancare anche il Bacino Nord-Est della Regione Piemonte: territorio delle Province di Biella, Novara, Verbano Cusio. Qui insistono i servizi di trasporto pubblico urbano-suburbano su autolinea di Comuni e Conurbazioni delle Province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli (comprese le Città capoluogo). La produzione è di circa 16 milioni di veicoli-km/anno (solo bus) e una compensazioni di 29,9 milioni di €/anno.

Piemonte, concluse le consultazioni per il trasporto pubblico su gomma

In questo contesto, è terminata ad Asti, con l’incontro riguardante il bacino sud-est, la serie di trenta appuntamenti svoltisi in tutto il Piemonte per garantire una partecipazione diffusa e consapevole nel ridisegno del servizio del trasporto pubblico locale su gomma grazie al confronto con centinaia di sindaci ed i portatori di interesse. Ora si continuerà fino a fine anno coinvolgendo gli operatori economici.

“Il ruolo degli amministratori locali è stato al centro degli incontri – riassume l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi – La loro attività e attenta partecipazione è fondamentale per evitare che venga affidato un servizio non rispondente alle reali necessità delle nostre comunità. Questa iniziativa vuole offrire infatti strumenti concreti per incidere nelle scelte future rispondendo in modo mirato alle peculiarità dei singoli territori”.

Ma c’è di più: grazie alla piattaforma “AMPartecipa” le consultazioni Tpl sono un’opportunità con la quale l’Agenzia della Mobilità piemontese consente ai cittadini di esprimere le opinioni e suggerimenti e costruire insieme il percorso verso i nuovi affidamenti. Chi non rientra tra enti locali ed operatori economici può prendere parte al processo grazie alla sezione “Confronto on line”, una vera e propria area di dibattito.

Il processo partecipativo si svolge in diverse fasi: compilazione di questionari online o partecipazione ad incontri pubblici; analisi dei dati per identificare le principali aree di miglioramento; predisposizione di proposte concrete per migliorare i servizi Tpl che diventano parte integrante del processo di affidamento.

“Abbiamo voluto dare, nell’ambito delle consultazioni, per la prima volta voce ai sindaci e agli utenti per disegnare insieme il trasporto pubblico del prossimo decennio, immaginando un servizio che non lasci indietro nessuno e che risponda davvero ai bisogni di ogni comunità – commenta Gabusi – Spesso ho ricevuto segnalazioni di mezzi che viaggiano quasi vuoti o di servizi carenti in alcuni territori. Questo è il momento per correggere la rotta e costruire insieme un sistema di trasporto che diventi spina dorsale del nostro Piemonte che abbiamo deciso di farlo non chiudendoci in un ufficio a Torino ma aprendoci ai contributi di tutti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente dell’Agenzia della Mobilità piemontese, Cristina Bargero: “Con questo ciclo di consultazioni intendiamo proseguire un dialogo aperto e costruttivo, che permetta ai territori di partecipare attivamente alla definizione del futuro del trasporto pubblico piemontese. La mobilità è un servizio essenziale, che deve essere in linea con le reali esigenze delle comunità locali e in grado di supportarne lo sviluppo e la qualità della vita. Coinvolgere i cittadini e gli amministratori locali in questo processo ci consente di raccogliere opinioni e suggerimenti preziosi per costruire un sistema di trasporti su misura, sostenibile e al passo con le necessità attuali, puntando insieme a un trasporto pubblico sempre più efficace e inclusivo».

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