di Roberto Sommariva

L’acquisto centralizzato degli autobus, tanto voluto dall’ex Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, sembra proprio essere indigesto agli operatori. Certo, non per tutti. Atac, per esempio, ha già annunciato che utilizzerà lo strumento della gara Consip per acquistare gli autobus che nessuno sembra volergli offrire attraverso i canali tradizionali. Stessa cosa vale per altre aziende pubbliche mentre quelle private da mesi sono sul piede di guerra. Il motivo? Il prezzo troppo alto degli autobus.

Gara Consip -Anav Piemonte, i conti non tornano

Dopo le frizioni lombarde anche in Piemonte c’è stata una levata di scudi. Il due agosto scorso, infatti, il presidente Anav Piemonte, Antonio Fenoglio, ha preso carta e penna ed ha scritto agli assessori regionali competenti. Nella lettera Fenoglio ricorda che a «seguito della recente aggiudicazione della gara indetta da CONSIP, a cui sono legate cospicue risorse per la contribuzione degli investimenti in autobus per il trasporto pubblico locale (per la Regione Piemonte, circa 10 milioni di euro)», Anav Piemonte «ha voluto verificare gli effetti economici» nell’attingere alla suddetta gara. Fenoglio, armato di calcolatrice mette a confronto «il prezzo ottenuto da aziende nostre associate ed il prezzo che esse avrebbero pagato attraverso la gara Consip». Il risultato? Se avessero attinto alla gara CONSIP i prezzi sarebbero stati superiori. Ma non solo. I prezzi pubblicati dal Ministero sono fuorvianti, in quanto compaiono come optional caratteristiche indispensabili. Insomma, «l’antieconomicità della gara CONSIP risulta evidente».

Fenoglio, 234mila euro? Fuori mercato

Ma facciamo un esempio concreto. «Il prezzo del bus extraurbano “lungo” è teoricamente di 200.000 euro (e dunque già superiore ai 192.000 euro conseguenti dal limite regionale di contribuzione). Non appena si aggiungono gli optional (circa euro 17.190 complessivi) e le dotazioni richieste dalla Regione (kit disabili, conta-passeggeri, indicatori di linea e di percorso, per un totale di 16.925 euro), il prezzo schizza ad un complessivo di 234.115 euro, a fronte di 210.000 euro conseguenti dal limite regionale di contribuzione». Ma nel concreto che cosa succederà in Piemonte? Fenoglio lancia un grido d’allarle: «se nessuna delle aziende nostre associate decidesse di attingere alla gara CONSIP: ne deriverebbe una perdita economica, che a causa del limite di contribuzione regionale graverebbe al 100% sull’impresa».

Anav Piemonte, la Regione ci ripensi

La lettera di Fenoglio, comunque, non ha solo la volontà di demolire uno strumento Ministeriale ma ha in sé anche il seme del proposito. Il presidente di Anav Piemonte chiede che «Regione ed Agenzia della Mobilità Piemontese confermino e formalizzino ufficialmente l’esenzione da ogni obbligo di attingere alla gara CONSIP, pur mantenendo la titolarità sulle risorse assegnabili per il rinnovo del parco rotabile». Ma c’è di più. Fenoglio chiede che «ci si attrezzi per la più che probabile eventualità che i 10 milioni di euro legati a CONSIP siano di fatto inutilizzabili, quantomeno per il TPL extraurbano. Di conseguenza, parte cospicua dei 24 milioni di euro aggiuntivi FSC dedicati agli investimenti in autobus dovrà essere pronta per esercitare una funzione sostitutiva e non sarà utilizzabile per il necessario potenziamento dell’attuale programma di investimenti»

In altre parole: le aziende con le stesse risorse messe in campo dal Ministero sarebbero in grado di fare economie di scala capaci di ottimizzare gli investimenti e spingere sul rinnovo del parco circolante.

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