«Fs ha presentato manifestazione di interesse per entrare nella compagine societaria di Industria italiana autobus».

Non è più un’indiscrezione, ma una dichiarazione del ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio. L’antefatto: il governo si è impegnato formalmente a ricapitalizzare Industria italiana autobus attraverso Invitalia, affiancata da un nuovo azionista privato. La conferma definitiva è arrivata in occasione del recente tavolo al ministero dello sviluppo economico. Secondo il “Corriere della sera”, tra i possibili soci spicca il nome di Busitalia

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Fs vuole entrare in Industria italiana autobus

Queste le parole di Luigi Di Maio, affidate a un video pubblicato oggi 13 settembre in diretta sulla propria pagina Facebook (visualizzabile qui sopra): «Stamattina abbiamo ricevuto al ministero una manifestazione d’interesse di Fs ad entrare nella compagine societaria di Industria italiana autobus. È una gran bella notizia (…). Un’azienda di stato, attraverso Busitalia, ha deciso di entrare in un’azienda che costruisce autobus. Qual è il punto? Che noi avremo un soggetto che fornisce servizi di trasporto su autobus e che costruisce anche autobus. Un soggetto che fa capo a un’azienda di stato, Ferrovie dello Stato».

IIA, scongiurata la liquidazione

450 lavoratori IIA si sono dati appuntamento sotto il palazzo per attendere l’esito dell’incontro. Il cui risultato, come preventivato, è presto detto: niente liquidazione, IIA non dovrà portare i libri in tribunale. Secondo le righe affidate dal segretario regionale Fiom Bruno Papignani a Facebook, l’accordo si traduce in “30 giorni Due Diligence. Tempi tecnici per il pagamento degli stipendi. Linea di credito fino a novembre. Tavoli specifici a partire dalle prossime settimane”. A giorni i lavoratori dovrebbero ricevere la quota di stipendio mancante di luglio e la paga di agosto.

Industria italiana autobus

La Regione invoca una soluzione strutturale

Quindi, già la prossima settimana sono in calendario tavoli con il governo per discutere del rilancio produttivo. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini commenta: “Un primo passo, importante. Finalmente un segnale positivoper i lavoratori per il quale, insieme a loro e ai sindacati, al Comune e a tutta la città di Bologna ci siamo battuti. Adesso serve però una soluzione strutturale: una seria ricapitalizzazione che rafforzi la struttura societaria con investitori credibili, che poggi su un serio piano industriale per il rilancio produttivo e la tutela di tutti i posti di lavoro. Ora bisogna fare quel salto di qualità che da tempo invochiamo. La Regione c’è ed è pronta a sostenere il rilancio produttivo dell’azienda con risorse e strumenti propri, già collaudati nel tempo per altre crisi e trasformazioni aziendali. Il Governo convochi il tavolo e avanzi una proposta credibile e condivisa con i lavoratori, e noi faremo la nostra parte”.

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