Altro ricorso, altro slittamento. Questa volta sotto i riflettori è finito il Friuli-Venezia Giulia, Regione che, come altre, ha indetto una gara regionale per il trasporto pubblico su gomma.

Il 16 gennaio scorso il Tar ha, infatti, emesso la sentenza sul ricorso promosso da Busitalia Sita Nord Srl (società di Ferrovie dello Stato) e Autoguidovie Spa contro la prima gara europea indetta dall’amministrazione regionale sul Tpl. Dei 14 punti contestati del bando il Tribunale ne ha ammessi parzialmente tre. Quali. Il nuovo testo dovrà specificare nei dettagli il costo del personale, prevedere la possibilità di pagamento a rate dei 206 milioni circa per l’acquisto degli attuali mezzi e infrastrutture e dare più tempo, più dei tre mesi inseriti nel bando, a chi vincerà la gara per subentrare nello svolgimento del servizio.

Il bando europeo è stato pubblicato a fine ottobre e vale un investimento di 130 milioni l’anno per dieci anni, più cinque opzionali. Un mese dopo è scattato il primo ricorso al Tar.

L’effetto di questa sentenza è l’allungamento dei tempi per presentare le offerte e partecipare alla gara. La scadenza non sarà più il 23 gennaio ma probabilmente la fine di febbraio.

 

 

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