Flixbus, gli Stati Uniti nel mirino. Allo studio il debutto americano
Flixbus alla conquista del West. Un team della startup tedesca è all’opera a Los Angeles per studiare il debutto di Flixbus negli Stati Uniti. Dove affonderà radici la sede americana della piattaforma verde arancio? Che domande: nella Silicon Valley, ça va sans dire. Cambia il continente, non il modello Le notizie che escono dagli uffici di […]
Flixbus alla conquista del West. Un team della startup tedesca è all’opera a Los Angeles per studiare il debutto di Flixbus negli Stati Uniti. Dove affonderà radici la sede americana della piattaforma verde arancio? Che domande: nella Silicon Valley, ça va sans dire.
Cambia il continente, non il modello
Le notizie che escono dagli uffici di Flixbus per ora non sono particolarmente dettagliate. Il dato è questo: un gruppo di operatori locali sta lavorando allo sviluppo della rete statunitense dell’azienda. Il modello di business rimarrebbe invariato, fondandosi come nel vecchio continente su accordi di partnership tra Flixbus e imprese locali, con le due parti a dividersi i compiti: il primo a occuparsi di marketing, bigliettazione, comunicazione; le seconde a gestire materialmente il servizio coi propri autobus e autisti. Un modello che ha sancito la camminata trionfale di Flixbus verso la posizione di leader della lunga percorrenza su gomma in Europa nell’arco di quattro anni.
Flixbus pronta a inserirsi in un mercato in trasformazione
«Nel mercato statunitense è in corso una profonda trasformazione, e un’attenzione crescente viene rivolta al trasporto collettivo e alle nuove forme di mobilità eco-friendly – le parole di André Schwämmlein, fondatore e CEO di Flixbus -. Flixbus intende essere parte di questo cambiamento, per potersi proporre anche ai viaggiatori americani come una valida alternativa di mobilità low-cost e sostenibile». Stringendo lo sguardo sull’Italia, la rete Flixbus continua a crescere: nello Stivale si prevede di raggiungere, entro il 2018, la cifra di 250 città collegate. Del resto, lo zoccolo duro delle attività della startup rimane in Europa: «Solo con una presenza solida sul mercato europeo potremo avere successo anche negli Stati Uniti», ha concluso Schwämmlein. Nel frattempo, il perimetro dei ruoli assunti dalla piattaforma si allarga a tracimare dalla gomma al ferro: in Germania, l’operatore ceco Leo Express ha recentemente rilevato il servizio ferroviario low-cost Locomore, rilanciandolo in collaborazione con… Flixbus, incaricato degli aspetti legati al marketing e alla commercializzazione dei biglietti.