Altri emendamenti anti-Flixbus: il managing director della filiale italiana Andrea Incondi denuncia un nuovo “attacco alla diligenza”. Conclusosi il capitolo dell’emendamento al Milleproroghe, abrogato nel dl Enti locali in seguito a specifico impegno del governo, dagli uffici italiani di Flixbus si alza nuovamente l’allarme: Ā«Al Governo chiediamo coerenza – replica Incondi -. Chi investe in Italia non sia tenuto in scacco da consorterie locali. Webtax? FlixBus ĆØ italiana al cento per centoĀ».

Flixbus contro i Ā«potentati localiĀ»

La dura presa di posizione emerge da una nota diramata ieri (15 maggio) dalla sede italiana di Flixbus. Vi si legge che sono stati presentati nuovi emendamenti anti-Filxbus. Le parole di Incondi puntano il dito contro Ā«potentati localiĀ»: Ā«Dopo la nota molto chiara dellā€™Antitrust, dopo il provvedimento inserito nel decreto del Governo, di fronte a questi nuovi interventi parlamentari ā€˜di amici degli amiciā€™ siamo sicuri che il Governo terrĆ  il punto e farĆ  valere gli impegni presi e ai quali finora ha dato seguito. Ne va, ancora una volta, della credibilitĆ  di questo PaeseĀ».

Webtax per Flixbus?

Inoltre, si legge sempre nella nota firmata Flixbus, l’onorevole Boccia (in un intervista al quotidiano “Il Manifesto”) avrebbe inserito la startup verde fluo tra le aziende che, a suo parere, sarebbero oggetto della proposta di legge relativa alla webtax. Boccia ha invitato Flixbus Ā«ad essere italianaĀ». Ecco la replica di Incondi: Ā«Preme ribadire ancora una volta che Flixbus ĆØ giĆ  italiana e lo ĆØ dallā€™avvio dellā€™attivitĆ  nel nostro Paese: ĆØ infatti una S.r.L. con sede legale a Milano. Allo stesso modo sono italiane tutte le aziende che con Flixbus Italia collaborano per operare il servizio, cosƬ come sono italiani i dipendenti diretti di FlixBus Italia e italiani sono anche i dipendenti delle aziende di trasporto che insieme con FlixBus lavorano per garantire il servizioĀ».

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