Flixbus, due anni fa l’inizio delle attività nel belpaese. Ventiquattro mesi e 5 milioni di passeggeri dopo, a tenere banco sono le polemiche legate alla norma anti-Flixbus, con un nuovo emendamento in discussione e la presenza di Flixbus in Italia (per lo meno nelle modalità con cui si è finora declinata) appesa a un filo.

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Flixbus, un compleanno dolceamaro

Il compleanno di Flixbus Italia, a sentire il managing director Andrea Incondi, è «dolceamaro. Dopo i blitz legislativi che hanno riguardato la nostra azienda nelle scorse settimane, proprio oggi la Commissione bilancio del Senato ha la possibilità di pronunciarsi su emendamenti che possono determinare regole europee di concorrenza a tutela dei viaggiatori e la possibilità di potenziare una rete di collegamenti di trasporto in tutte le aree del Paese». Incondi prosegue: «Non si tratta di ‘salvare FlixBus, ma di garantire una base normativa certa per poter definire al meglio gli sviluppi del settore trasporti in un momento di grandi cambiamenti: non si può perdere questa occasione. Diversamente il Parlamento potrà scegliere, nuovamente, di assecondare le resistenze corporative che bloccano l’Italia e che limitano lo sviluppo del settore dei trasporti».

Un nuovo emendamento anti-Flixbus

Del resto, affermano dagli uffici milanesi di Flixbus, è nuovamente in discussione un emendamento, proposto da una senatrice Pd, che rischia di smentire le parole del segretario Renzi (che si era schierato a favore della startup) e le recenti raccomandazioni del Presidente Camanzi dell’ART. Incondi: «Se le parole spese e gli impegni presi hanno un senso, voglio essere fiducioso sul fatto che il Parlamento non assecondi ancora le resistenze corporative che allontanano l’Italia dall’Europa e dalla contemporaneità e che, una volta per tutte, risolva questo incredibile pasticcio legislativo».

5 milioni di passeggeri Flixbus in Italia

A due anni dallo sbarco in Italia della startup tedesca dalle tinte verde fluo, i dati diramati da Flixbus Italia rivendicano un bilancio di successo. I passeggeri trasportati hanno superato quota 5 milioni. Le città italiane collegate sono 170. Una cinquantina le imprese entrate nel network di collegamenti low cost. «Ciò che mi rende più orgoglioso è stata la nostra capacità di innescare un cambio culturale in modo così rapido, partendo quasi da zero – ancora Incondi – : in soli due anni il contesto è cambiato completamente, e quello che sembrava un mezzo ormai superato è diventato un’opportunità per 5 milioni di italiani».

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