Flixbus e l’unificazione d’Italia. Al contrario. Niente risalita dei Mille da Marsala, ma una lenta avanzata partita dal settentrione e rimasta per qualche tempo bloccata al confine con le regioni più meridionali. Con un po’ di fantasia, è questo quel che sta per giungere a compimento: Flixbus presto inizierà a servire la Sicilia, una regione rimasta finora esclusa dal network verde arancio, allargatosi solo quest’estate alla Calabria. Un network ampliato grazie alla recente clamorosa partnership con Baltour.

Flixbus - Baltour

Tutti i dettagli tra una settimana

“L’arrivo di Flixbus in Calabria può bene essere considerato l’antipasto allo “sbarco” in Sicilia. A quel punto gli autobus verde arancio copriranno tutto lo Stivale da nord a sud”: così scrivevamo quest’estate in merito all’approdo di Flixbus in Calabria, in virtù dell’accordo con Ias e Romano. Sempre quest’estate Busitalia Fast ha iniziato a collegare Calabria e Sicilia. Ora Flixbus compie un passo definitivo arrivando a coprire tutte le regioni del belpaese. I dettagli saranno diramati da Andrea Incondi, managing director di Flixbus Italia, esattamente tra una settimana. Di assodato c’è che i passeggeri siciliani avranno accesso a un network di oltre 2.000 città in 28 Paesi europei.

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L’utenza italiana aumenta

Intanto, l’estate scorsa ha portato in dote a Flixbus un bel +43% di passeggeri italiani rispetto al 2017. Le prenotazioni sono cresciute del 50 per cento a livello globale. In particolare, Flixbus ha registrato un primo picco in concomitanza con la terza settimana di luglio, che per molti studenti ha segnato la fine della sessione estiva, e un secondo durante la settimana di Ferragosto. «L’incremento di prenotazioni registrato questa estate dimostra che in Italia c’è un’esigenza crescente di mobilità. Esigenza a cui intendiamo continuare a rispondere rendendo la nostra rete sempre più capillare, collegando anche i centri minori del nostro Paese a beneficio della popolazione locale e in un’ottica di valorizzazione del territorio» aveva afferma Andrea Incondi. L’azienda pone l’accento su un aspetto: l’attenzione ai piccoli centri italiani, coerente con lo sviluppo della rete in Europa, dove circa il 40% delle “pensiline verde arancio” si trova in città con una popolazione inferiore ai 20.000 abitanti.

Meridione terra di autolinee

Come dicevamo, fino a questa estate, a tre anni dal debutto italiano di Flixbus datato metà 2015, rimanevano escluse sono le regioni meridionali, terra di nascita, peraltro, della partnership Busitalia Simet sulle cui basi è stato lanciato il servizio Busitalia Fast (recentemente protagonista di un accordo di livello europeo), proprio per lanciare l’offensiva a Flixbus puntando su un piano industriale e autobus di proprietà. Nel frattempo anche Marino Bus si è andato rinnovando e allargando il proprio perimetro d’azione intessendo legami con autolinee europee ma anche rafforzando il proprio radicamento territoriale siglando una partnership con Ferrovie del Gargano.
Insomma, l’allargamento di Flixbus alla Calabria si inserisce in un contesto di grandi manovre e prosegue un’espansione in terra italica che finora non ha conosciuto battute d’arresto. Ultimo episodio? L’accordo con Baltour.

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