FlixBus acquisisce i servizi autobus di Deutsche post e potenzia la sua presenza in Germania
FlixBus punta al consolidamento in Germania e acquisisce i servizi autobus erogati da Deutsche post. Nel frattempo, prepara il terreno per l’ingresso nel mercato della logistica. A partire da novembre 2016 i servizi di Postbus inizieranno ad essere integrati nella piattaforma di FlixBus. La notizia รจ stata resa nota il 3 agosto. La mossa coltiva […]
FlixBus punta al consolidamento in Germania e acquisisce i servizi autobus erogati da Deutsche post. Nel frattempo, prepara il terreno per l’ingresso nel mercato della logistica. A partire da novembre 2016 i servizi di Postbus inizieranno ad essere integrati nella piattaforma di FlixBus. La notizia รจ stata resa nota il 3 agosto.
La mossa coltiva l’obiettivo di attrarre nuova utenza attraverso il potenziamento della presenza di FlixBus in Germania e attivando una collaborazione di lungo periodo per il marketing e le vendite. Postbus, controllata da Deutsche post Dhl, fornisce servizi autobus a lunga percorrenza verso 120 destinazioni tra Germania e Paesi limitrofi. Entrare nella piattaforma FlixBus significa offrire un miglior accesso al trasporto collettivo su gomma da parte della popolazione tedesca, con l’impegno di fornire un servizio sempre piรน capillare anche nelle aree rurali. All’orizzonte, inoltre, c’รจ il possibile ingresso di FlixBus sul mercato della logistica: Deutsche post, del resto, nell’ambito di un progetto pilota, ha giร testato le consegne in giornata attraverso gli autobus che percorrono la tratta Amburgo – Berlino. Ora, ha affermato Joachim Wessels, managing director di Deutsche post mobility, ยซinsieme a FlixBus, stiamo analizzando come estendere questo servizio di consegne in giornata sugli autobus a lunga percorrenza, sancendone lโingresso sul mercato della logisticaยป. Si tratta di una nuova tappa della marcia di progressivo consolidamento di FlixBus, che nel 2015 ha trasportato 20 milioni di passeggeri in Europa e nel 2016 si aspetta di raggiungere quota 30 milioni, allargando la formula ai paesi dell’Europa centrale e orientale.