Firenze, le imprese chiedono lo stop all’aumento dei ticket
Da Nicola Biscotti, coordinatore del Caipet, Coordinamento delle Associazioni delle imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, arriva l’appello all’Amministrazione comunale di Firenze per un ripensamento sull’aumento previsto per l’ingresso dei bus in città. «Un bambino di 10 anni deve pagare quasi 10 euro di tassa per visitare Firenze con la propria scuola – […]
Da Nicola Biscotti, coordinatore del Caipet, Coordinamento delle Associazioni delle imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, arriva l’appello all’Amministrazione comunale di Firenze per un ripensamento sull’aumento previsto per l’ingresso dei bus in città. «Un bambino di 10 anni deve pagare quasi 10 euro di tassa per visitare Firenze con la propria scuola – ha dichiarato Biscotti – Per le nostre aziende si tratta di una TASC, una vera e propria tassa sulla cultura». Il Caipet, insieme ad ANAV, Confartigianato, Confcooperative Federlavoro e servizi, Fita-Cna e Legacoop Servizi ha espresso la propria contrarietà all’aumento dei ticket bus in programma per il 1 marzo, balzello alle tariffe comunicato con poco anticipo. «Sorprende – aggiunge Biscotti – che, in un momento in cui il Governo ed il Dicastero del Turismo sono fortemente impegnati nel rilancio dell’offerta turistica, singole Amministrazioni comunali persistono nell’applicare anacronistiche imposizioni che scoraggiano i flussi turistici. Le tariffe di accesso dei bus alla città di Firenze sono già tra le più elevate d’Italia e si sommano all’imposta di soggiorno».