Infrastruttura al minimo, flessibilità al top. Kiepe Electric: nuove frontiere del filobus IMC
Kiepe Electric è da sempre attenta agli sviluppi di nuove tecnologie. Tecnologie che possono essere utilizzate dal trasporto pubblico locale per rendere i veicoli sempre più efficienti ed orientati alla clientela. Negli scorsi anni c’è stato lo sviluppo di nuovi equipaggiamenti elettrici che fanno leva su un utilizzo sempre più importante delle batterie. Questi, hanno […]
Kiepe Electric è da sempre attenta agli sviluppi di nuove tecnologie. Tecnologie che possono essere utilizzate dal trasporto pubblico locale per rendere i veicoli sempre più efficienti ed orientati alla clientela.
Negli scorsi anni c’è stato lo sviluppo di nuovi equipaggiamenti elettrici che fanno leva su un utilizzo sempre più importante delle batterie. Questi, hanno reso possibile lo sviluppo e il miglioramento delle prestazioni delle reti IMC® (In Motion Charging) per le città europee.
L’ultima novità è il convertitore IMC500 della potenza di 500 kW per la ricarica delle batterie di trazione.
Questa potenza, dispiegata durante le tratte coperte da bifilare di rete, permette il ripristino della carica in tempi e percorrenze che riescono a ridurre la presenza della rete aerea al 20-25% del percorso.
Kiepe Electric, il nuovo convertitore IMC500 per filobus
In città europee come Esslingen e Solingen, l’utilizzo di questa tecnologia ha permesso di trasformare in linee elettriche IMC® alcune linee che utilizzavano veicoli diesel.
Un interessante key study è quello di Solingen, dove la linea 695, operata con autobus diesel, è diventata linea IMC®. Su un percorso di 18 km, soltanto 3,5 km sono stati dotati di linea aerea, sufficienti però, grazie alla presenza dell’IMC500, a garantire la disponibilità di energia per alimentare i 2 motori di trazione da 160 kW ed assicurare i 40 kW necessari per i servizi ausiliari.
Ci sono altri esempi interessanti nelle città di S. Pietroburgo, Zurigo, Ginevra, Berna, San Francisco, Cagliari, Budapest, Dayton, Seattle…
È facile prevedere che la ricerca attualmente in corso per lo sviluppo di nuove tecnologie, soluzioni e materiali per la realizzazione di batterie sempre più performanti, spinta soprattutto dal mercato automotive, avvantaggerà enormemente le applicazioni nel settore del tpl.
Tra le novità di prodotto firmate dall’Azienda vi è anche il KTI, Kiepe Traction Inverter, presentato all’ultimo Busworld di Brussels nell’ottobre 2019. Trattasi di un’apparecchiatura super compatta che riunisce in sé l’equipaggiamento di trazione ed il carica batteria. Esso è ideale, grazie appunto alle sue dimensioni contenute, per essere utilizzato su autobus a batterie e veicoli commerciali elettrici.
Gestione flotta via Cloud
Accanto a queste soluzioni innovative più evidenti, si sviluppano progetti meno appariscenti. Progetti mirati egualmente alla riduzione dei costi ed al miglioramento delle prestazioni dei veicoli.
Sono stati realizzati dispositivi per la riduzione delle vibrazioni e adeguati software. Questi, gestendo tutte le funzioni del veicolo, permettono un’ottimizzazione ai massimi livelli di tutti i parametri. E facilitano l’attività dell’autista, del manutentore e, in definitiva, dell’esercente.
In particolare, il sistema SFM di management intelligente della flotta permette, fra l’altro, l’immagazzinamento nel Cloud dei dati di marcia di ogni singolo veicolo. Dati relativi all’orario, alle condizioni di traffico, al periodo climatico ecc., Questo garantisce la profilazione perfetta delle migliori parametrizzazioni delle grandezze elettriche in gioco.
Il miglioramento delle prestazioni è sempre unito ad una attenzione elevatissima per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia nel rispetto dell’ambiente e delle generazioni future.
Il futuro del tpl? Un mix di valutazioni
Da queste considerazioni, l’esortazione e le valutazioni che devono essere sempre presenti nelle decisioni relative al futuro del trasporto, ad una ponderazione sempre globale dei vantaggi e degli svantaggi che ogni scelta si porta dietro, con uno sguardo orientato al futuro.
Solo a titolo di esempio, fa presente Kiepe Electric, pensando ad una batteria dobbiamo essere estremamente attenti alla energia che serve per produrla. Ma, anche, alla disponibilità e alla estrazione dei materiali – quasi preziosi – che la compongono. In più, al suo utilizzo e al suo smaltimento, alle implicazioni sociali e geopolitiche che sono legate al suo utilizzo su scala mondiale.
Certamente non esiste una soluzione per il TPL che riesca a soddisfare tutte le necessità. Per questo, una valutazione sempre attenta e allargata a tutte le soluzioni deve fare da leit-motiv nelle decisioni delle amministrazioni sulla pianificazione della mobilità nelle nostre città.
Grande interesse viene posto in tutte le soluzioni elettriche, dai filobus, ai tram, ai bus a batterie con “Opportunity charging” o “ Depot charging”.
Un corretto bilanciamento fra aspetti positivi e negativi di ciascuna tecnologia è alla base della presenza dell’Azienda presso la clientela, al fine di fornire informazioni tecniche e valutazioni economiche per una comparazione neutrale ed informata da parte dei decisori.
Kiepe Electric, l’Italia verso il 24 metri?
Sembra finalmente arrivata alla decisione finale, la modifica dell’art. 61 del Codice della Strada con un emendamento, in discussione proprio in questo mese di ottobre in Parlamento, che permetterà la circolazione anche in Italia di veicoli lunghi fino a 24 metri, come già accade negli altri paesi europei.
La realizzazione di linee BRT che utilizzano veicoli da 24 metri renderà, fa presente l’azienda, il servizio più economico: un solo autista per 200 passeggeri, meno veicoli per la stessa capacità di trasporto oraria e possibilità di maggior distanziamento fra i passeggeri a parità di capacità.
Molte città italiane sono interessate a questa soluzione che consente realizzazioni rapide e particolarmente convenienti dal punto di vista dei costi, grazie anche alla tecnologia IMC® e, quindi, alla limitatissima necessità di infrastrutture. Un veicolo da 24 metri è stato testato nella città di Genova nel maggio dello scorso anno. L’evento pandemico ha poi rallentato le attività e l’iter parlamentare ma, come anticipato da autorevoli fonti, dovremmo essere adesso ad un passo dall’ottenimento del risultato.
«Un ringraziamento doveroso va alla città di Genova ed alla volontà ferma dei genovesi che, ancora una volta, hanno dimostrato capacità di visione e voglia di esplorare vie nuove che, speriamo, porteranno alla scoperta di un “nuovo mondo” nel settore del Trasporto Pubblico Locale».