24 metri, quando il filobus si fa maxi. Il punto in Europa
di Stefano Alfano I pregi dei filobus da 24 metri? Grande capacità ad emissioni zero, e con un sistema semplificato rispetto alla rete su ferro. È questo il credo di alcune città europee che dal 2005 hanno in esercizio questi giganti della strada, dotati di una notevole manovrabilità. La risposta a una domanda in ascesa A […]
di Stefano Alfano
I pregi dei filobus da 24 metri? Grande capacità ad emissioni zero, e con un sistema semplificato rispetto alla rete su ferro. È questo il credo di alcune città europee che dal 2005 hanno in esercizio questi giganti della strada, dotati di una notevole manovrabilità.
La risposta a una domanda in ascesa
A metà degli anni 2000, infatti, la sempre crescente domanda di trasporto rendeva insufficienti i veicoli snodati in dotazione. Le soluzioni potevano essere un aumento del numero delle vetture in linea, con conseguente aumento dei costi, oppure la trasformazione della modalità in modalità su ferro, con alti costi di infrastruttura, e qualche difficoltà dal punto di vista viabilistico ed urbanistico. A Ginevra e a San Gallo si optò allora per una soluzione diversa, mutuata da alcune esperienze come ad esempio i tram della Berna Worb, o a Basilea, dove sulle vetture a due casse venne inserita una cassa centrale al fine di aumentare la capienza. L’ obiettivo, era nel caso, capire i comportamenti dinamici delle vetture a due casse con l’aggiunta di una cassa e di un asse intermedio, e che incremento di offerta tale soluzione poteva portare.
La nascita del filobus a tre casse
Il comportamento delle vetture fu talmente positivo che, quasi nell’immediato, la Carrosserie Hess di Bellach, propose il modello a tre casse, denominato “Lightram”, partendo dalla riprogettazione del veicolo a due casse, con l’aggiunta di una cassa ed un asse di trazione. Il nuovo filobus, dotato di 4 assi, con trazione sul secondo e terzo asse, di 5 porte distribuite lungo la fiancata destra, permise un incremento di capienza fino a 200 passeggeri, e venne ritenuto particolarmente adatto per l’esercizio su linee di forza. Gli allestimenti interni prevedevano spazi per i diversamente abili, per carrozzine, con il pianale interamente ribassato. I primi Lightram vennero rapidamente messi in servizio sulle reti di Ginevra, Zurigo, Lucerna, San Gallo e furono provati a Losanna.
A tutta Svizzera
A Ginevra la TG ha in esercizio 10 filobus a 3 casse, acquistati nel 2005, stabilmente impiegati sulla linea 10, che collega l’Aeroporto con il centro cittadino. Il servizio viene svolto regolarmente, e non si registrano problemi di ordine viabilistico o tecnico, nonostante qualche curva decisamente stretta presente lungo il percorso. A Zurigo la VBZ ha attualmente in esercizio 31 veicoli, entrati in servizio tra il 2007 ed il 2014, impiegati sulla linea 31 e su altre linee di forza. È previsto l’acquisto di 3 nuovi filobus a 24 metri, che saranno del tipo Swisstrolley Plus (l’evoluzione del modello Lightram) , equipaggiati quindi con la tecnologia IMC ed i materiali montati sul prototipo Swisstrolley Plus, n.183, attualmente in prova proprio a Zurigo. Lucerna ha attualmente in esercizio 29 veicoli a 3 casse, essendo ultimata la consegna dell’ultima serie di Swisstrolley. 3 veicoli sono del 2005, 26 sono del tipo Swisstrolley, consegnati tra il 2011 e il 2017.
L’inaugurazione del sistema Rbus
Per una maggiore valorizzazione del concetto di linea di forza, è stato inaugurato il sistema RBUS, identificazione di linee portanti rapide con livrea e paline dedicate. Attualmente sono in esercizio 2 linee e si sta progettando una terza linea. I filobus a 3 casse sono in esercizio sulle linee 1 (diametrale di forza che collega due quartieri passando per il centro e per la stazione) 2 ( linea di forza che collega la stazione centrale con Emmenbrucke e il quartiere di Sprengi) 8, e sulla linea 6 ( due diametrali di forza) nelle ore di punta. Sulla rete di San Gallo i 7 veicoli a 3 casse, del tipo Lightram, sono in esercizio sulla linea diametrale 1, che collega i quartieri di Wilkeln a Stephansorn, passando per la stazione ferroviaria e la stazione autolinee, e che attualmente ha la maggior domanda di trasporto.
Nuove applicazioni
Dal 2018 anche Berna avrà in dotazione, per la prima volta, 7 filobus a 3 casse. I veicoli, del tipo Swisstrolley Plus, saranno impiegati sulla linea 20 ( Stazione Centrale – Stazione di interscambio Wankdorf), una delle linee più trafficate della rete, prossima alla saturazione sulla quale la frequenza dei mezzi è di due minuti nelle ore di punta, con una intensificazione dalla stazione centrale fino a metà percorso, a Wylerstrasse. I nuovi filobus consentiranno quindi di aumentare l’offerta, a parità di frequenze.
Progetto Axes Fortes e Losanna
Nel mese di settembre un filobus a 3 casse di Lucerna è stato esposto nel quartiere Flon di Losanna nell’ambito della presentazione del progetto “ Axes fortes” , in cui il filobus sarà il protagonista. Maggiore velocità, connettività, maggiore accessibilità verso i poli di attrazione cittadini, maggiore offerta di trasporto pubblico, miglioramento della comunicazione azienda – clienti. Questi sono i punti cardine del sistema, che sarà completato entro il 2025. Il sistema prevede la messa in esercizio di tre nuove linee connesse tra di loro, ad alta frequenza e ad elevata velocità commerciale, e che collegheranno i sobborghi di Losanna e le zone collinari con il centro città e con i principali nodi di attrazione. La prima linea collegherà la zona di ponente e quella di levante della città di Losanna, passando per il centro storico; la seconda linea sarà attiva tra Losanna e Bellevaux, e la terza, totalmente nuova, collegherà Pully Val Vert e Prilly Galicien..
Un particolare del progetto “ Axes fortes” che vede impegnato un filobus a tre casse (da www.axes-fortes.ch)
Per queste linee, che avranno a disposizione nuove corsie riservate e saranno organizzate con orari cadenzati, è previsto l’impiego dei veicoli “ad alto livello di servizio” (BHNS: bus ad haut niveau de service ) che consentiranno un incremento dell’offerta ed un ulteriore ampliamento del parco rotabile, che tra il 2009 ed il 2013 ha visto entrare in servizio ben 62 filobus snodati a 2 casse.Il sistema “Axes Fortes” prevede inoltre, una nuova linea tranviaria e il prolungamento del metro fino al quartiere di Blecherette. Il finanziamento delle opere sarà garantito dai comuni attraversati dalle linee BHNS, con un sostegno cantonale e federale.
E nell’Unione Europea?
Se fino a poco tempo fa il filobus a tre casse era ritenuto un prodotto destinato esclusivamente alle reti svizzere, ora non è più così. E l’esempio viene dall’Austria, dalle reti di Linz e Salisburgo. La città austriaca di Linz, è un altro esempio in cui il tram e il filobus possano coesistere. infatti, ha iniziato in questi giorni le prove sulle linee 45 e 46 del primo filobus a 3 casse, prodotti da Van Hool, ed immatricolati nella serie 221 -240. I nuovi mezzi andranno a sostituire gradualmente la flotta esistente, e garantiranno un incremento di offerta di circa 40 posti per veicolo, oltre ad possedere le più moderne caratteristiche per un veicolo destinato al TPL: il pianale integralmente ribassato, con postazione per i diversamente abili, e una seconda postazione per carrozzine, la disponibilità di 5 porte lungo la fiancata destra, la cabina separata dall’ambiente viaggiatori da porta trasparente, l’impianto di climatizzazione per l’ambiente viaggiatori e per la cabina di guida. La capienza massima nell’allestimento scelto da Linz è di 180 persone. La consegna delle venti vetture è prevista entro il 2018.
Il primo filobus a tre casse per la rete di Linz (foto Kiepe)
Salisburgo sperimenta
Anche la rete di Salisburgo è interessata all’acquisto di filobus a doppio snodo e 24 metri di lunghezza, e ha noleggiato dalla VBL di Lucerna uno Swisstrolley a tre casse per un ciclo di prove di tre mesi. Il veicolo, dopo la formazione del personale di guida, è entrato in servizio lunedi’ 2 ottobre 2017, sulla linea 3, la più frequentata della rete salisburghese ( da Izling a Salisburgo Sud, transitando per la stazione ferroviaria e il centro cittadino); vengono svolte prove anche sulla linea 1 ( Fiera – Stadio), in occasione di eventi allo stadio o in occasione di manifestazioni fieristiche. La dotazione di filobus di Salisburgo è in continuo rinnovamento ad ampliamento, dopo la recente entrata in servizio di 16 nuovi filobus Metrostyle prodotti da Solaris ( 54 mln di Euro spesi solo nell’ultimo anno per il rinnovo della flotta). Oltre ai filobus, anche i servizi sono stati migliorati: sono stati installati nuovi distributori automatici di biglietti alle fermate, e continua espansione della app QANDO per l’acquisto di biglietti on – line.
Particolarmente seguiti nel ciclo di prove saranno il gradimento della clientela e le capacità di carico del filobus, a pianale interamente ribassato, che nella configurazione del veicolo di Lucerna può ospitare fino a 203 passeggeri , con un aumento del 30 % rispetto agli attuali mezzi che trasportano fino a 140 persone. A Salisburgo il volume di traffico in continua crescita (41 milioni di passeggeri e 5,2 milioni di km percorsi all’anno), e la rete filoviaria è la struttura portante del trasporto pubblico. La direzione di Salzburg Ag, ha quindi ritenuto necessario questo importante passo in avanti, come ha spiegato Leonard Schitter, CEO di Salzburg AG. A un aumento del traffico deve seguire un aumento dei posti offerti, come afferma Horst Ebner, di Salzburg AG, prestando nello stesso tempo massima attenzione alla accessibilità ed al comfort di viaggio.
Se le prove daranno esito positivo, verranno probabilmente ordinati 9 filobus a tre casse, con entrata in esercizio prevista entro il 2020; sarà necessario un investimento di 11 milioni di Euro per l’acquisto dei veicoli.
Salisburgo sarebbe quindi la seconda città in Unione Europea dopo Linz ad adottare i maxi – filobus.
E in Italia?
L’Italia sembra sia terreno proibito per i filobus di questo tipo. La legislazione vigente non consente la messa in esercizio di questi veicoli, a meno che non ci sia un progetto dedicato da presentare agli Organi competenti per l’eventuale approvazione. Eppure su alcune reti un veicolo di queste dimensioni contribuirebbe a risolvere problemi di offerta. Considerando la linea circolare 90/91 di Milano, linea da 3-4 minuti di frequenza nelle ore di punta, ed esercita con filobus snodati, in pratica è difficile osservare un filobus con pochi passeggeri; quasi in ogni orario i posti a sedere sono occupati con passeggeri in piedi. La presenza di corsia riservata su buona parte della linea agevolerebbe ulteriormente l’impiego di questi veicoli. Sembra, che nella prossima gara per 80 nuovi filobus, indetta da ATM, non siano stati previsti filobus a tre casse. Nè, al momento, in altre città con presenza di rete filoviaria e ad alta domanda ( Bologna, Roma ). Anche Rimini sembra orientata, nel progetto TRC, all’acquisto di veicoli snodati ma a due casse. Del maxi se ne era parlato anche a Verona, per la futura rete filoviaria, ma ora non sembrano possibili applicazioni in tal senso.
Nel 2018 saranno in esercizio in Europa 108 filobus di questo tipo, e il numero nel medio periodo è destinato a salire. Un veicolo che costa meno di un sistema su ferro ma che in certi casi si avvicina come capacità di trasporto, a costi di esercizio notevolmente inferiori.