Federtrasporto, al via i tavoli sulle criticità del comparto
«Le avversità che stanno colpendo il settore dei trasporti e della logistica devono essere lo stimolo per trovare al più presto delle soluzioni vincenti», così Paolo Colombo, presidente di Federtrasporto, lancia l’apertura dei tavoli della federazione nazionale dei sistemi e delle modalità di trasporto e delle attività connesse aderente a Confindustria sulle criticità che stanno […]
«Le avversità che stanno colpendo il settore dei trasporti e della logistica devono essere lo stimolo per trovare al più presto delle soluzioni vincenti», così Paolo Colombo, presidente di Federtrasporto, lancia l’apertura dei tavoli della federazione nazionale dei sistemi e delle modalità di trasporto e delle attività connesse aderente a Confindustria sulle criticità che stanno attanagliando il comparto.
«In Federtrasporto abbiamo attivato tavoli di lavoro trasversali con la partecipazione degli operatori del trasporto dei passeggeri e delle merci, della logistica e dei concessionari delle infrastrutture per individuare soluzioni condivise. Serve un concreto programma, da proporre ai decisori politici, sui temi prioritari che vanno dalla mancanza degli autisti a quello, ancora non risolto, dei valichi alpini, dalle sfide delle transizioni ecologica e digitale alla necessità di ampliamento del Fondo trasporti, dall’esclusione del trasporto aereo dal Pnrr al contenimento delle conseguenze negative dell’estensione dell’Eu Ets al trasporto marittimo», ha aggiunto il numero uno della federazione; sono questi alcuni dei temi in agenda della sezioni passeggeri e della sezione merci e logistica di Federtrasporto, guidate rispettivamente da Nicola Biscotti, presidente Anav e da Riccardo Morelli, presidente Anita.
«Dobbiamo mettere le imprese nelle condizioni di poter sfruttare il loro potenziale. Mancano gli autisti, e per questo – sottolinea Colombo – vogliamo creare sinergie tra i settori aderenti e collaborare con le maggiori agenzie del lavoro in modo che le imprese siano supportate per superare l’ormai sistemico problema della carenza di addetti».