Dopo la manifestazione del 3 giugno scorso l’associazione Fai Trasporto Persone torna in piazza a Milano per dire «no a un Governo che ha dimenticato le imprese private del trasporto». Questa mattina si sono date appuntamento in Piazza Castello a Milano circa 300 aziende arrivate da tutta Italia per manifestare il proprio dissenso e la propria preoccupazione per il futuro.

Fai Trasporto Persone
Marta Regiardo, vice presidente nazionale di Fai Trasporto Persone

Fai Trasporto Persone, la dichiarazione della Regiardo

«Siamo qui a Milano per mettere al centro del dibattito il tema del trasporto pubblico», dichiara Marta Regiardo, vice presidente nazionale di Fai Trasporto Persone. «Il Governo si è dimenticato di tante aziende private e si è premurato, con gli ultimi provvedimenti, di salvaguardare solo le aziende già finanziate. Alle nostre aziende non solo non vengono garantiti i ricavi ma nemmeno la sopravvivenza». La Regiardo guarda al tessuto industriale e alle ricadute: «Qui si parla di 60mila aziende a rischio chiusura al cui interno operano 200mila dipendenti, non è una cosa da poco. Consideri che se contiamo anche l’indotto arriviamo a 300mila dipendenti».

Fai Trasporto Persone

Il trasporto persone, abbiamo bisogno di aiuti dal Governo

Questa è la seconda manifestazione del Fai Trasporto Persone. «Sì, è la seconda dopo quella del 3 giugno dove eravamo presenti in 15 piazze con 14mila persone e qualche risultato lo abbiamo ottenuto, soprattutto sul piano della visibilità. Abbiamo avviato dei tavoli con le Regioni. Importante il dialogo con la Regione Lazio dove c’è un progetto concreto per affiancare il trasporto pubblico di linea».

Fai Trasporto Persone

Cosa chiedete a questo Governo? «Di darci la possibilità di avere un futuro. Non chiediamo soldi a fondo perduto senza un progetto ma un incentivo per affiancare il servizio pubblico di linea che non ha i mezzi sufficienti per risponde alla domanda, visto il distanziamento sociale. I nostri mezzi sono sicuri e sanificati ogni giorno».

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