Ezio Castagna, nel suo ruolo di Direttore Generale di Ctm Cagliari, lei è artefice di un piano per la produzione di sempre più elevati standard di efficienza per il Tpl nella città di Cagliari ricorrendo alle più moderne tecnologie: può descrivere i punti salienti di tale strategia?

«Anche quest’anno l’Azienda chiuderà il bilancio in attivo. Un’azienda sana che ha una flotta di veicoli con un’età media di solo 4,5 anni. All’inizio del 2015 con l’arrivo di altri nuovi 14 filobus l’età media scenderà ulteriormente. L’Azienda ha potuto inoltre dotare i mezzi di tutte le tecnologie necessarie per il miglioramento del servizio, attraverso due progetti tecnologici finanziati con Fondi Por, del valore complessivo di 30 milioni di Euro. Per Ctm l’informazione al cliente in tempo reale è prioritaria. Pertanto abbiamo realizzato innovativi sistemi di infomobilità grazie alle paline intelligenti, servizio Ivr e sms, call center, sito internet, applicativi per iOS e Android, social network. Inoltre, l’intera flotta, controllata dal sistema Avm è dotata di sistemi di videosorveglianza, video a bordo con indicazione di prossima fermata».

I sistemi filoviari rappresentano in Europa una moderna ed innovativa soluzione per ridurre le emissioni nei centri urbani ed offrire, nel contempo, un servizio per gli utenti di alta qualità: quali sono gli investimenti ed i progetti di Ctm nel settore?

«Il sistema filoviario si sviluppa su 37 chilometri di linea dedicata sulla quale circolano 16 nuovi Trollino (Solaris) da 12 metri, entrati in servizio a metà 2012. È stata già avviata una nuova gara che integrerà la flotta, nei primi mesi del 2015, con altri 14 filobus. Ctm avrà così la più giovane flotta di filobus italiani (1,7 anni). Si sta valutando la possibilità di dotare due dei nuovi filobus, in via sperimentale, di un sistema full electric, che sostituisce il motogeneratore termico con un sistema innovativo di batterie».

Il Tpl è oggi sempre più integrato con i diversi strumenti di mobilità: l’interoperabilità, estesa anche ai sistemi di bigliettazione e pagamento, è alla base della fruibilità dell’insieme dei servizi: qual è la sua opinione in merito? Qual è lo stato dell’arte nella realtà cagliaritana?

«Il tema della interoperabilità fra diversi vettori e la relativa bigliettazione integrata di cui tutti parlano, rischia, purtroppo di essere totalmente vanificato dal nuovo Decreto sui sistemi di bigliettazione elettronica. Non è infatti prevista l’obliterazione obbligatoria, senza la quale non è possibile effettuare un clearing corretto. Molte aziende risolvono il problema del clearing, ossia della gestione e ripartizione degli introiti, avvalendosi dei valori storici a consuntivo, ma io mi chiedo, anche come Presidente di Club Italia (l’Associazione di Aziende che si occupa di tecnologie di bigliettazione elettronica) che, se l’integrazione è fatta per migliorare il servizio e attrarre nuovi clienti che senso ha spendere tanto denaro solo per dotarsi di un sistema che poi si avvale di numeri e valori passati?».

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