FIAA 2014. MADRID CAPITALE DEL BUS
Il Fiaa di Madrid (28-31 ottobre 2014) si conferma un Salone di grande successo. Pur segnato da una pesante crisi, che non ha fatto prigionieri, il tessuto industriale spagnolo dell’autobus ha sostanzialmente retto. Chiusure e ridimensionamenti sono li da vedere ma non è stata una Caporetto come quella italiana dove, di fatto, è praticamente scomparso […]
Il Fiaa di Madrid (28-31 ottobre 2014) si conferma un Salone di grande successo. Pur segnato da una pesante crisi, che non ha fatto prigionieri, il tessuto industriale spagnolo dell’autobus ha sostanzialmente retto. Chiusure e ridimensionamenti sono li da vedere ma non è stata una Caporetto come quella italiana dove, di fatto, è praticamente scomparso il comparto (anche se le ragioni e le tempistiche sono effettivamente diverse).
Il Fiaa è il classico Salone novecentesco dove il prodotto è al centro dell’attenzione, i convegni sono del tutto assenti mentre jamón ibérico e vino rosso non mancano certo. Insomma, quel clima famigliare tipico del ‘nostro’ mondo che però da noi è via via andato scomparendo (forse è riaffiorato qualcosa a Rimini).
A livello di prodotto le novità non sono mancate, anche se i veri temi di questa edizione ruotano attorno alla ‘scomparsa’ del Mercedes 818 e alla spinta di Iveco nel settore mini grazie al rinnovato Daily. A sostituire il mitico 818 ora ci sono Man e Mercedes (Iveco arriverà). La piattaforma anteriore dei modelli visti a Madrid non convince però del tutto anche se sembra essere, come hanno dichiarato i costruttori, l’unico compromesso possibile. All’appello i grandi gruppi. Oltre alla citata Iveco bus anche Volvo, Man, Scania ed Evobus. Colossi che qui si dividono la torta degli chassis, settore in grande flessione ma pur sempre interessante sotto il profilo delle marginalità. Tra le chicche il nuovo sei metri full elettric realizzato da Rampini.
A mostrare i muscoli Irizar con l’elettrico, Castrosua con una nuova gamma di urbani e Indcar con i nuovi Next da 9 metri. Ritorno al futuro per Noge (oggi Nogebus), Solaris con l’Urbino 2.0 e i piccoli carrozzieri ‘stellati’ con gli Euro VI sono il (gustoso) contorno di una Salone che rimarca, ancora una volta, la superiorità spagnola sull’Italia.