Secondo la nuova normativa del ministero dei Trasporti, entro il 2 luglio scorso tutti gli estintori a bordo degli autobus circolanti in Italia dovrebbero essere a schiuma, andando così a sostituire i vecchi dispositivi di sicurezza in polvere. Insomma, da tre mesi a questa parte gli estintori a polvere non sono più in regola. Che succede però? A Roma su un terzo degli autobus gli estintori non sono a norma, perché Atac e Roma Tpl non si sono ancora adeguati in toto alla normativa del Mit (che ha dato seguito a una circolare datata peraltro 2018).

E così sono circa seicento gli autobus che circolano sull’asfalto della capitale con i dispositivi non in regola, seppur funzionanti; la scelta ministeriale è infatti motivata dalla volontà di preservare il più possibile la sicurezza e salute pubblica, evitando che le polveri anti incendio vengano inalate dai cittadini-passeggeri.

«Il problema è conosciuto ma sotto controllo. Le sostituzioni sono in fase avanzata, contiamo di concludere entro qualche settimana», fa sapere l’Atac, come registrato dal dorso romano del Corriere della Sera, sottolineando come il problema del mancato aggiornamento di tutti gli estintori non tocchi comunque i nuovi mezzi della flotta (che hanno già in dotazione gli estintori previsti).

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