Ecco l’Urbino 12 a idrogeno: è l’H2 la nuova frontiera di Solaris
È una novità, ma lo è fino a un certo punto, perché il Solaris Urbino 12 a idrogeno ha già macinato chilometri e chilometri in alcune città europee, tra cui la nostra Bolzano, dove l’operatore Sasa può contare su dodici mezzi polacchi fuel cell.I due anni di pandemia, però, hanno “freezato” un po’ le cose […]
È una novità, ma lo è fino a un certo punto, perché il Solaris Urbino 12 a idrogeno ha già macinato chilometri e chilometri in alcune città europee, tra cui la nostra Bolzano, dove l’operatore Sasa può contare su dodici mezzi polacchi fuel cell.
I due anni di pandemia, però, hanno “freezato” un po’ le cose e allora ecco che solo in questi giorni il costruttore di Bolechowo, ha presentato alla stampa e agli addetti ai lavori l’ultimo arrivato. Lo ha fatto con una due giorni di lavori in quel di Nottwil, a una manciata di chilometri da Lucerna, alla quale Autobusweb ha preso parte
Ma Solaris non ha presentato solo l’Urbino a idrogeno nella misura standard e principe per il trasporto urbano e interurbano, bensì ha sottolineato come la strategia aziendale sia sempre più volta alle motorizzazioni sostenibili, con un occhio di riguardo particolare proprio per il fuel cell. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti per il market leader in Europa per quanto concerne la produzione e consegna di ebus. «Stiamo cambiando l’immagine del trasporto pubblico. Il futuro appartiene all’e-mobility», il mantra ripetuto sia da Stefan Siegfried, Ceo di Solaris Svizzera, sia da Petros Spinaris, membro del consiglio di amministrazione del gruppo (parte di Caf Group).
I due, peraltro, non hanno nascosto uno dei nodi che attualmente rallenta la doppia rivoluzione elettrica e ad idrogeno: i costi. Già, perché al momento il prezzo di tale tecnologia è (molto) alto, ma visti anche il contesto internazionale, nei prossimi anni si andrà in conto a un sensibile calo.
Un rapporto forte quello stretto sull’asse Polonia-Svizzera, visto che la sussidiaria elvetica è nata nel 2000 (appena quattro anni dopo la nascita della casa madre), e visto anche che proprio qui è stato venduto il primo autobus Solaris ibrido a basse emissioni. Ma ora è tempo di emissioni zero ed ecco allora l’accelerata sul fronte dell’idrogeno: attualmente sono sessanta i mezzi ad H2 in servizio nel Vecchio Continente.
Dati e numeri del Solaris Urbino 12 a idrogeno
Venendo ai dati dell’Urbino 12 H2, la potenza del motore valutata dal costruttore è di 70 kW, l’autonomia di 350 km, mentre il ciclo di vita è stato stimato in 30mila ore; tra 60 e 80 gradi centigradi il range di temperatura nel quale può lavorare il cuore di questa macchina – Fcmove-HD Fuel Cell –, capace peraltro di una “freeze start” fino a -25° C. Trentatré i posti a sedere nella versione a tre porte, che salgono a 37 in quella a due, per un totale di 89 passeggeri, tra cui una postazione di 2 metri di lunghezza riservata alle carrozzine. Le bombole di H2 sono cinque, da 313 litri ciascuna, per un totale quindi di 1.560 litri.