Ebusco taglia del 16% (102 dipendenti) la forza lavoro: il piano di salvataggio va avanti
Il 2024 nero di Ebusco si chiude con l’annuncio di un importante taglio della forza lavoro per proseguire il piano di ristrutturazione aziendale: il costruttore olandese taglia del 16,5% il proprio organico, pari a 102 lavoratori. La decisione fa parte del recovery plan che prevede il passaggio dal modello Oem a Oed (Original Equipment Designer), […]
Il 2024 nero di Ebusco si chiude con l’annuncio di un importante taglio della forza lavoro per proseguire il piano di ristrutturazione aziendale: il costruttore olandese taglia del 16,5% il proprio organico, pari a 102 lavoratori.
La decisione fa parte del recovery plan che prevede il passaggio dal modello Oem a Oed (Original Equipment Designer), come ha spiegato l’amministratore delegato Christian Schreyer in questa intervista a Sustainable Bus. L’annuncio, dunque, segue i recenti cambiamenti nel consiglio di amministrazione di Ebusco che hanno segnato una svolta per snellire le operazioni e concentrarsi sulla progettazione e lo sviluppo, esternalizzando la produzione.
La riduzione del personale, prevista per il primo trimestre del 2025, interesserà principalmente i ruoli nei reparti di produzione, magazzino e struttura. Ebusco ha presentato una richiesta all’Agenzia olandese per l’assicurazione dei dipendenti (UWV) e ha informato i sindacati delle sue intenzioni. Per assistere i dipendenti durante questa transizione, l’azienda ha introdotto un piano sociale.
Christian Schreyer, CEO di Ebusco, ha dichiarato: «Sebbene questa decisione sia difficile per i dipendenti interessati, è un passo necessario per migliorare le prestazioni finanziarie di Ebusco. La riduzione della produzione interna nei Paesi Bassi è una parte importante della nostra strategia e queste misure mirano a ridimensionare l’azienda e a rafforzare i punti di forza di Ebusco nelle vendite, nella progettazione e nell’ingegneria. Anche se inizialmente si pensava di distribuire questo adeguamento su un periodo più lungo, ora abbiamo scelto di accelerare il processo e di fare chiarezza in tempi più brevi. Le misure sono significative e siamo pienamente impegnati a sostenere i nostri dipendenti in questa transizione».